Pausa di riflessione per i listini europei, che chiudono negativi con l’eccezione di Piazza Affari, +0,45%, 23.630 punti base. Dopo un’apertura intonata Wall Street si muove in cauto rialzo, dopo i record di ieri, ma ciò non basta a spingere in verde Francoforte -0,89%; Parigi -0,39%; Madrid -0,68%. Resta a galla Londra, +0,02%, nonostante sia proprio dalla capitale britannica che soffia di nuovo il vento dell’incertezza dopo i giorni di bonaccia post elezioni.
Boris Johnson infatti vuole cambiare il disegno di legge per il recesso dall’Ue al fine di impedire al parlamento di prolungare il periodo di transizione oltre la fine del prossimo anno. Una decisione che riapre la porta a una possibile hard Brexit, nel caso in cui il tempo non bastasse a siglare un accordo commerciale con l’Unione Europea.
Alla notizia la sterlina ha preso la via dei ribassi e al momento la divisa di sua maestà perde l’1,5% sul dollaro (dopo aver toccato, venerdì, i massimi da maggio 2018) e l’1,56% sull’euro. La moneta unica si apprezza anche contro il biglietto verde contro cui si muove intorno a 1,115. Sui listini europei pesa inoltre il crollo di Unilever (-7% a Londra), dopo l’annuncio che la crescita delle vendite nel 2019 sarà più bassa del previsto a causa delle difficili condizioni commerciali nell’Africa occidentale e al rallentamento nell’Asia meridionale. Poco incoraggianti anche le previsioni 2020.
Non si ferma la corsa del petrolio, con il Brent che raggiunge i 65,97 dollari al barile (+0,96%) ancora in scia all’accordo commerciale di fase uno fra Usa e Cina, che però deve ancora essere sottoscritto in attesa delle traduzioni. L’oro rimane alla finestra, poco sopra i 1481 dollari l’oncia.
Regina delle piazze europee è Milano, che si apprezza con Atlantia, +2,61%, in vista di una rivoluzione ai vertici e, secondo quanto scritto dal Sole 24 ore, della possibile cessione del 49% di Aeroporti di Roma e Telepass. Il valore della vendita di AdR potrebbe aggirarsi sui 5 miliardi di euro.
Tengono alto l’umore i titoli difensivi come le utility: Italgas +2,33%; Terna +1,53%; Hera +1,43%; A2a +1,27%; Enel +1,01%. Bene Saipem +1,18% e Recordati +1,83%. Le prese di profitto affossano Nexi, -3,45%. Vendite su Finecobank -1,79%; Pirelli -1,05%; Poste -0,93%. Archiviano una seduta debole le banche, Ubi -0,98%; Unicredit -0,63%.
Abito rosso pallido per l’obbligazionario, con lo spread fra decennale italiano e tedesco in salita dello 0,93% a 146 punti base e il rendimento del Btp in leggera discesa a 1,16%. Fa meglio il Bund che arretra a -0,29%.