Seduta piatta per Piazza Affari, che resta vicino ai livelli di ieri, -0,07%, 22.680 punti, ai massimi dell’anno. Il balzo di A2a (+3,86%), i farmaceutici e alcune banche compensano le vendite che colpiscono soprattutto galassia Agnelli, lusso e petroliferi. La chiusura è simile per Francoforte, meglio Parigi +0,17%. Arretrano Madrid -0,32% e Londra -0,35%. Anche Wall Street vola basso, con il Nasdaq in rosso, affossato da Alphabet, -2,15%, su cui pesano i conti di Google che ha mancato le stime per quanto riguarda gli utili per azione.
Trimestrali a parte, il focus degli investitori è soprattutto sulla riunione della banca centrale a stelle e strisce, da cui ci si aspetta, domani, un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base, il terzo dell’anno, mentre Donald Trump riparte all’attacco. “In Europa e Giappone hanno tassi negativi – scrive il presidente Usa su Twitter – Vengono pagati per prendere in prestito denaro. Non dovremmo seguire l’esempio dei nostri concorrenti? Sì che dovremmo. La Fed non ha idea! Abbiamo un potenziale sconfinato, limitato solo dalla Federal Reserve. Ma stiamo vincendo in ogni caso!”.
Nell’attesa l’euro-dollaro è poco mosso, in area 1,107 e anche la sterlina galleggia sui livelli di ieri, pur risultando in seduta piuttosto volatile in ragione delle probabilità di elezioni entro Natale. Oggi l’opposizione laburista ha detto sì alle urne, con l’ok alla convocazione del voto attraverso la revisione legislativa ordinaria proposta. Il petrolio argina le vendite, Brent -0,03%, 61,53 dollari al barile. L’oro è in difficoltà, in zona 1491,65 dollari l’oncia.
La seduta è debole per il secondario italiano. Lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata sale a 134 punti base (+0,92%), il rendimento del decennale tricolore è in lieve miglioramento rispetto alla chiusura precedente, +0,98%. Da Bruxelles arrivano intanto rassicurazioni sulla manovra: ”Non stiamo considerando un rigetto del progetto di bilancio dell’Italia”, conferma il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.
In Piazza Affari la blue chip regina del listino è A2a, con Equita che consiglia l’acquisto dei titoli scommettendo che l’ebitda dell’azienda vanti un progresso del 25% circa nel periodo luglio-settembre. Bene Stm, +1,5%.
Resta sulla cresta Amplifon, +1,49%, con Diasorin +1,23%. Campari guadagna l‘1,22% dopo la diffusione dei numeri dei primi nove mesi, chiusi con un utile ante imposte di 245,1 milioni (-1,7% rispetto a un anno fa), su ricavi netti totali di 1,303 miliardi di euro (+8,6%). A sorprendere il mercato sono state soprattutto le vendite del gruppo, spinte da Aperol. Fra le banche si distingue Unicredit +1,05%.
Le vendite penalizzano Cnh, -1,79%; Fca -1,34%; Exor -1,24%. Nei titoli oil sono in rosso Saipem -1,54% ed Eni -0,79%. Nella moda Ferragamo -1,22% e Moncler -1,13%. Pirelli limita le perdite allo 0,27% in attesa dei conti. Fuori dal paniere principale il debutto è opaco per Newlat Food, il cui prezzo resta fermo a 5,80 euro per azione.