Missione sorpasso, atto secondo. L’Inter riprova a prendersi il primo posto in classifica a spese della Juve, anche se solo per via del calendario. Se contro il Parma, infatti, la chance era certificata dal pareggio dei bianconeri a Lecce, qui si tratta invece di una mera questione temporale, visto che la Signora potrà poi rispondere domani contro il Genoa. Ad ogni modo i nerazzurri non possono e non vogliono fermarsi ancora, altrimenti, più che guardare chi sta davanti, sarà il caso di proteggersi le spalle.
La trasferta di Brescia (ore 21) presenta però diverse insidie, come ammesso da Antonio Conte nella burrascosa conferenza post gara di sabato. Ieri invece, complice l’Assemblea dei Soci, il tecnico è rimasto in silenzio, ricevendo però importanti rassicurazioni da Marotta.
“L’allenatore, com’è giusto che sia, non si accontenta mai e si preoccupa se ci sono difficoltà – ha spiegato l’ad. – Sono venuti meno alcuni giocatori e dunque condividiamo tutti questo momento di emergenza, guardando al mercato di gennaio con grande ottimismo. Dobbiamo rispettare gli equilibri economico-finanziari ma siamo a pronti a cogliere tutte le opportunità del caso…”.
Il tecnico avrà così gli aiuti richiesti, nel frattempo però dovrà stringere i denti e cercare di centrare gli obiettivi (su tutti gli ottavi di Champions) con la rosa attuale.
Anche oggi l’Inter sarà priva di Sensi, D’Ambrosio, Vecino e Sanchez, tutte assenze peraltro destinate a durare a lungo, chi più chi meno.
Detto ciò la differenza tecnica tra gli uomini a disposizione e il Brescia di Corini resta evidente, ragion per cui è lecito attendersi una vittoria nerazzurra, senza se e senza ma. Conte sembra deciso a confermare il solito 3-5-2 con Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Godin in difesa, Candreva, Barella, Brozovic, Gagliardini e Asamoah a centrocampo, Lautaro Martinez e Lukaku in attacco.
Di fronte ci sarà un Brescia arrabbiato e, per la prima volta in stagione, preoccupato. La sconfitta col Genoa, la terza nelle ultime quattro partite, l’ha lasciato al terzultimo posto, scatenando, com’era prevedibile, l’inquietudine di Cellino.
“Non ho mai contattato altri allenatori, ho fiducia in Corini” ha dichiarato il presidente delle rondinelle, smentendo così la voce Prandelli, fattasi piuttosto insistente, ma la sensazione è che la gara odierna possa risultare decisiva.
A turbare Brescia poi c’è un Balotelli che, al solito, fa parlare di sé più per le stupidate extra campo (l’ultima è una macchina fotografica spaccata a un operatore di Marassi) che per i gesti dentro, sin qui limitatisi a un gol (peraltro inutile) contro il Napoli. Anche lui, insomma, avrà gli occhi puntati addosso, anche perché Corini lo schiererà titolare in coppia con Donnarumma. Per il resto, nel 4-3-1-2 bresciano, vedremo Joronen in porta, Sabelli, Cistana, Gastaldello e Mateju in difesa, Bisoli, Tonali e Romulo a centrocampo, Spalek sulla trequarti.