Giornata di rimbalzo per la sterlina. Dopo le perdite accumulate nelle scorse sedute, la valuta britannica è tornata a salire, fino a segnare il valore massimo da cinque mesi e mezzo. Il pound si è spinto infatti oltre la soglia psicologica di 1,300 sul dollaro (fino a un massimo di 1,3011); nei confronti dell’euro, invece, il cambio è arrivato a 85,91 pence.
A innescare il rialzo è stata la notizia che il partito unionista nordirlandese Dup (decisivo per la maggioranza dei Conservatori a Westminster) ha detto che non sosterrà alcun emendamento all’accordo per l’unione doganale con la Ue. Gli oppositori del premier Boris Johnson sperano infatti di inserire un emendamento che imponga una sola unione doganale per il Regno Unito.
La posizione del Dup fa quindi aumentare le possibilità che in settimana il Parlamento voti l’accordo raggiunto da Johnson sull’addio di Londra dall’Ue, che prevede di fatto la permanenza dell’Irlanda del Nord nel mercato unico europeo, con lo spostamento della frontiera UK-Ue nel mare d’Irlanda.
In questo modo si eviterebbero tanto la prospettiva disastrosa di una hard Brexit a partire dal primo novembre quanto un nuovo (e problematico) rinvio della data di uscita della Gran Bretagna dall’Ue.