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Brexit, è il giorno della verità: Johnson cede sull’Irlanda del Nord

“Le basi per un accordo sono pronte, tra poche ore sarà tutto chiaro”, ha annunciato Tusk – Tour de force per preparare una bozza da approvare al Consiglio Ue di domani

Brexit, è il giorno della verità: Johnson cede sull’Irlanda del Nord

Entro la mezzanotte di oggi, 16 ottobre, dovrà esserci una bozza legale di accordo sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, altrimenti salta tutto. A Bruxelles e Londra sono ore concitate, i team dei negoziatori Ue e britannici stanno lavorando ad oltranza sulla Brexit. Lo scopo è mettere nero su bianco un’intesa che possa essere votata al Consiglio Ue in programma il 17 e 18 ottobre per poi andare per direttissima a Westminster e al Parlamento Ue. “In teoria in sette-otto ore tutto dovrebbe essere chiaro sulla Brexit” con un “testo legale pronto”. “I negoziati sono in corso, e tutto va bene, ma tutto è possibile con i nostri partner britannici”. Questo quanto affermato dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in un’intervista alle tv polacche TVN24 e Polsat News. “I fondamentali di questa intesa sono pronti ed in teoria potremmo accettarla domani”.

“Tutto può succedere”, ma l’ottimismo degli ultimi due giorni sembra confermato e sarebbero dovuto soprattutto alle concessioni di Boris Johnson sull’Irlanda del Nord, il vero nodo del contendere che fino ad oggi ha paralizzato la Brexit. Secondo le indiscrezioni, il meccanismo condiviso da Ue e Uk potrebbe essere il seguente: l’Irlanda del Nord abbandonerà l’Unione Europea insieme al Regno Unito. Questo a livello ufficiale. A livello pratico invece Belfast continuerà a rispettare le regole Ue per altri quattro anni, dunque fino al 2023. Non ci sanno confini fisici tra Irlanda e Irlanda del Nord, né checkpoint, ma la frontiera commerciale, dove si filtreranno tutte le merci, potrebbe essere spostata nel Mar d’Irlanda. 

Una decisione che potrebbe causare più di un malumore a Belfast, perché de facto separerà (almeno in parte) l’Irlanda del Nord dal Regno Unito. A Bruxelles però questa viene vista come l’unica via per evitare l’istituzione di un confine fisico tra Irlanda e Irlanda del Nord, rispettando gli accordi del Venerdì Santo.

Di tutt’altro parere potrebbe essere il Dup, il partito Unionista Irlandese che tiene in piedi il governo di Boris Johsonn e che, con i suoi voti, potrebbe determinare l’approvazione dell’accordo nel Parlamento britannico. 

Il conto alla rovescia sulla Brexit è iniziato.

(Ultimo aggiornamento: ore 17.15 del 16 ottobre)

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