Il golf è un gioco dispettoso e ti volta le spalle proprio quando le aspettative sono troppe alte. È quanto è successo a Francesco Molinari, l’uomo più atteso dell’Open d’Italia, in corso da giovedì all’Olgiata di Roma, il quale, purtroppo, non ha passato il taglio totalizzando nei primi due giorni 147 colpi, 15 colpi in più del primo in classifica, l’inglese Matthew Fitzpatrik (10 sotto il par). Il grande Chicco avrà tempo di leccarsi le ferite e di meditare sui suoi errori. Molti quelli con il putter fin dalla prima giornata e non pochi quelli nel gioco lungo, nel quale l’azzurro è generalmente molto più preciso. Un po’ di nervosismo, unito a una buona dose di sfortuna hanno contribuito al risultato deludente e chiuso il cerchio di due giornate da buttarsi alle spalle, guardando subito al prossimo torneo, in Turchia fra due settimane.
A Roma è tuttavia rimasta in gara una nutrita rappresentanza italiana, con Andrea Pavan dodicesimo (-6), Guido Migliozzi 22esimo (-4), Francesco Laporta 29esimo (-3), Edoardo Molinari 37esimo (-2), Nino Bertasio e Renato Paratore 44esimi (-1). La battaglia sarà accesa nelle prossime 36 buche. Vicino ai vertici della classifica, terzo (-7) c’è anche il numero 5 del mondo Justin Rose, un inseguitore difficile da tenere a bada. Fra i grandi nomi in pole position anche Rory Sabattini e Graeme McDowell (-7). Joachin Hansen (-9) tallona invece Fitzpatrick a un solo colpo di distanza.