Che vinca il migliore. Inter e Juventus sono pronte al primo faccia a faccia della stagione, ovviamente attesissimo da tutti i tifosi di calcio, nessuno escluso. In palio, infatti, non c’è solo il primo posto in classifica ma anche l’eterna lotta di classe tra due squadre lontanissime per mentalità e storia, sotto ogni punto di vista. Ad acuire maggiormente la rivalità poi ci pensano i due allenatori, diversi come il giorno e la notte: grintoso e “trapattoniano” Conte, idealista e “sacchiano” Sarri.
Ad ogni modo gli anni ’80 sono passati e oggi non ci si gioca la supremazia filosofica sul calcio italiano, bensì un primo posto parziale quanto si vuole, eppure comunque importante. Dovesse vincere l’Inter, ecco che i punti di vantaggio sulla Juve salirebbero a 5, viceversa invece sarebbero i bianconeri a riprendersi il comando del campionato, proprio come da previsioni estive.
“Mi aspetto una partita tra due squadre che sono in testa alla classifica, squadre che fino a questo momento hanno fatto meglio delle altre – l’analisi di Conte. – Vedremo più avanti i veri valori, più avanti sapremo quanto valiamo e le nostre ambizioni, dobbiamo avere la voglia e il coraggio di giocare gare del genere”. “Ci sono ancora 31 partite da giocare e parlare ora di lotta scudetto è un errore grossolano – ha ribattuto Sarri. – In questo momento è importante confermare la crescita e la capacità di giocare grandi partite, uscendo da San Siro con una buona prestazione. Se con 93 punti in palio si pensa di sistemare una classifica a inizio ottobre penso sia un errore. È una partita aperta a tutte le soluzioni”.
La vigilia, forse perché annacquata dalla Champions, è stata più tranquilla del solito, almeno in casa Juve. Conte invece deve fare i conti con il primo Derby d’Italia a casacche invertite, scenario insolito per lui ed evidentemente fautore di polemiche. Alcuni tifosi, tanto per dirne una, hanno indetto una petizione per togliere la sua stella dallo Stadium, idea che, ovviamente, lo ha mandato su tutte le furie.
“Mi dispiace che Agnelli sia intervenuto, così facendo ha dato importanza a un’iniziativa becera e volgare – ha ringhiato il tecnico nerazzurro. – È una cosa ignorante, priva di insegnamento e valori: non la voglio neanche commentare”. Meglio concentrarsi sul campo allora, e su un match che si preannuncia decisamente spettacolare.
L’Inter lo affronterà con il consueto 3-5-2, dunque Handanovic in porta, Godin, De Vrij e Skriniar in difesa, D’Ambrosio, Barella, Brozovic, Sensi e Asamoah a centrocampo, Lautaro Martinez e Lukaku in attacco. Sistema di gioco d’ordinanza anche per Sarri, che ha sciolto gli ultimi dubbi in virtù di un 4-3-1-2 che vedrà Szczesny tra i pali, Cuadrado, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro nel reparto arretrato, Khedira, Pjanic e Matuidi in mediana, Ramsey alle spalle della coppia offensiva composta da Higuain e Ronaldo. Arbitro della sfida sarà Rocchi, chiamato a dirigere al meglio di fronte a un San Siro sold out in ogni ordine di posto, con tanto di record d’incasso (6,5 milioni) e oltre 200 paesi collegati. Numeri impressionanti, proprio come le aspettative su questo Inter-Juventus targato Conte-Sarri. Un evento imperdibile, in tutti i sensi.