La liberalizzazione del trasporto passeggeri sull’alta velocità ha fatto bene al mercato. Lo dicono i dati dell’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti. Primo tra tutti quello relativo al tasso di crescita annuo di passeggeri per chilometro che dal 2010 al 2011 è aumento del 3,8%. Poi è arrivato il 2012, l’anno della liberalizzazione, e Italo ha fatto il suo ingresso nell’alta velocità italiana. Da quel momento in poi il tasso di crescita annuo di passeggeri per chilometro è salito del 12,3%.
I benefici per i passeggeri si sono visti anche sui prezzi. Dal 2012 al 2018 infatti, i ricavi passeggeri per chilometro sono scesi del 3%. Tradotto in parole povere: grazie alla liberalizzazione il prezzo dei biglietti è sceso.
Parallelamente però è aumentato il numero di treni che permettono ai passeggeri di spostarsi da una città all’altra, Sulle tratte principali, le percentuali sono a tre cifre:
- Torino – Milano: +387%,
- Roma – Napoli: +353%,
- Firenze – Roma: +230%;
- Bologna – Firenze: +211%,
- Milano – Bologna: +217%.
Questi alcuni dei dati che il presidente dell’Autorità, Andrea Camanzi, ha presentato a Madrid venerdì 4 ottobre in occasione della prima giornata sul settore ferroviario organizzata dalla CNMC (Commissione nazionale della concorrenza e del mercato) spagnola che, in questo ambito, svolge i compiti di organismo di regolazione indipendente.
L’iniziativa si è inserita nel contesto della prevista apertura del mercato ferroviario del trasporto di passeggeri spagnolo alla concorrenza, processo nel quale i regolatori europei sono direttamente coinvolti.
La presentazione si è svolta alla presenza del vice-ministro dello sviluppo economico e vi hanno partecipato rappresentanti delle imprese e del governo.