Condividi

Recessione in Germania, hard Brexit e D-Day di Conte

La Cina taglia i tassi mentre la Germania prepara la cura anti-recessione anche a costo di violare il pareggio di bilancio – Johnson mostra i muscoli agli europei – Oggi Conte si dimette

Recessione in Germania, hard Brexit e D-Day di Conte

In attesa del vertice dei governatori a Jackson Hole, si moltiplicano le iniziative dei Grandi anti-recessione. La Casa Bianca, secondo il Washington Post, ha intenzione di procedere al taglio temporaneo delle ritenute sulle buste paga. Stanotte la Cina ha annunciato il taglio al 4,25% del tasso di interesse di riferimento a un anno sui prestiti alle banche commerciali dal precedente 4,31% ( gli analisti si aspettavano 4,24%). La Bundesbank intanto ha lanciato l’allarme recessione e, per la prima volta, il ministro delle Finanze apre ad una robusta manovra espansiva. 

I BOSS DI WALL STREET: NON CONTANO SOLO GLI AZIONISTI

Ma la novità di giornata più significativa non arriva dalle banche centrali: 181 imprese della Business Roundtable, associazione che riunisce gli amministratori delegati delle principali aziende americane tra cui Amazon, JPMorgan e BlackRock, hanno firmato una dichiarazione nella quale affermano che “soddisfare gli azionisti non sarà più l’unica priorità delle aziende, ma dovranno essere considerati anche il benessere dei dipendenti e l’impatto ambientale”. Una dichiarazione impegnativa, in aperto contrasto con le tendenze dominanti, a partire dalla resitenza dei Big a pagare le tasse Ma anche il segnale che l’egemonia del messaggio di Trump e dei sovranisti incontra seri ostacoli.

PROTESTE A HONG KONG, NUOVI TAGLI PER L’AUSTRALIA

In questo quadro i mercati si accingono a vivere una giornata calda che culminerà nel D day di Giuseppe Conte, alle 15 al Senato.

Stamane le Borse cinesi hanno accolto senza troppo entusiasmo il taglio dei tassi già scontato ieri. I listini di Shanghai e Shenzhen salgono dello 0,1%, Hong Kong è  sulla parità,

Non suscita entusiasmo nemmeno l’apertura della governatrice di Hong Kong al dialogo con i dimostranti: oggi ci sarà una nuova manifestazione mentre Facebook e Twitter hanno sospeso centinaia di account risutati un’emanazione del governo di Pechino.  

Le altre Borse avanzano al traino di Wall Street. Sale il Giappone +0,5%, la Corea del Sud +0,6%) e l’Australia +0,9%.

Il cambio dollaro yuan sale dello 0,2% a 7,07 da 7,05 del giorno prima.  Lo yen, sceso per tre giorni consecutivi, è in lieve apprezzamento a 106,5.

Si indebolisce il dollaro australiano, a 1,47, dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Reserve Bank of Australia: i vertici della banca sono determinati a tagliare ulteriormente i tassi di interesse, nel caso si presentino le condizioni. Il bond decennale dell’Australia si indebolisce a 0,94%, + 3 punti base. 

Il Treasury Note Usa a dieci anni torna a rafforzarsi, a 1,59% di rendimento, da 1,61% della chiusura.

S&P SALE DELL’1,2%. VOLA ESTEE LAUDER

Vivace ieri Wall Street galvanizzata dalla notizia che Huawei avrà 90 giorni di tempo in più per comprare prodotti e tecnologia statunitense, prima dell’embargo. E’ stata apprezzata anche la notizia degli incontri tra Donald Trump e Tim Cook, il ceo di Apple +1,9%, per discutere sui dazi: Dow Jones +0,96%, S&P +1,21%, Nasdaq +1,35%. 

  • Nel comparto dei semiconduttori Nvidia sale del +5%. Advanced Micro Devices+3% dopo che Piper Jaffray ha avviato la copertura sul titolo, assegnando il giudizio Neutral, con target price pari a 33 dollari.
  • Ancora un record per Estée Lauder: Il gigante della cosmetica sale del 6,5% dopo i conti. 
  • Il petrolio Brent è invariato a 59,8 dollari il barile, dal +1,9% di ieri.  Bene a piazza Affari ieri  il comparto oil e oil service,. Tenaris ha chiuso a +3,8%, insieme a Saipem +2,88% ed Eni +1,79%.

OGGI ASTA TEDESCA A 30 ANNI SENZA CEDOLA 

Anche le Borse europee hanno iniziato la settimana al galoppo. Ad alimentare il rialzo, oltre agli elementi comuni all’intera economia globale, dalle misure espansive allo studio delle banche centrali al miglioramento sul fronte del dazi, contribuiscono due fattori politici. Dalla Germania arrivano segnali sempre più evidenti  di un cambio di atteggiamento nei confronti del pareggio di bilancio: il ministro delle finanze Olav Schalz ha detto ieri che ci sono 50 miliardi di euro da spendere, in caso di peggioramento del quadro economico. Intanto domani il Tesoro della Germania metterà in asta un bond a trent’anni senza cedola, mai era successo nella storia che la formula dello zero coupon venisse usata su questa scadenza.

PIAZZA AFFARI VOLA NONSTANTE LA CRISI

Anche la crisi italiana, alla vigilia delle comunicazioni del premier Giuseppe Conte fa meno paura: le elezioni anticipate non sono più scontate. Il premier, secondo le previsioni, pronuncerà un discorso di accusa contro Salvini e andrà a rimettere il mandato al Quirinale, senza il voto dell’Aula.

  • Piazza Affari è la numero uno e guadagna l’1,93%, riportandosi a 20.715 punti con tutte le blue chip in verde: la crisi politica, in attesa dell’intervento al Senato del premier Giuseppe Conte, non fa paura. 
  • Prendono velocità, dopo l’apertura di Wall Street, gli altri mercati del Vecchio Continente: Parigi +1,34%; Madrid +0,63%. 
  • Francoforte +1,34%. L’economia tedesca potrebbe segnare una nuova contrazione nel corso dei mesi estivi, risentendo del calo della produzione industriale dovuto alla riduzione degli ordini. Lo dice il rapporto mensile Bundesbank, indicando che la prima economia della zona euro è entrata in fase di recessione..

BORIS JOHNSON RIBADISCE: FUORI DALLA UE A QUALUNQUE COSTO

Fuori dall’area euro  Zurigo +1,02%. Londra +1,04%. Boris Johnson ha esortato Francia e Germania a cambiare posizione sulla Brexit per negoziare un nuovo accordo di divorzio di Londra dall’Unione europea, ribadendo la propria intenzione di portare il Regno Unito fuori dalla Ue a qualunque costo, anche in mancanza di intesa. In caso di uscita senza accordo dalla Ue il prossimo 31 ottobre, il governo britannico ha annunciato che metterà fine “immediatamente” alla libera circolazione delle persone.  

BTP A 1,44, LO SPREAD A 207

Torna la propensione al rischio, si rafforzano i rendimenti sul mercato obbligazionario. In una seduta dai volumi sottili rendimenti sono trainati al rialzo dalla brusca risalita del tasso trentennale, il cui ribasso in sintonia con quello del Bund di pari durata risulta il maggiore dal 2017.

Nel finale la chiusura è positiva: il rendimento del Btp 10 anni è 1,44% dopo aver roccato un massimo a 1,50%; il differenziale con il Bund di pari durata scende dello 0,3% a 208 punti base.

La manovra del prossimo anno dovrà contenere una riduzione delle tasse, che in piccola parte dovrà inevitabilmente essere realizzata in deficit. Lo ha detto il presidente della commissione Bilancio, il leghista Claudio Borghi:“Noi dobbiamo portare avanti una riduzione delle tasse. E’ ovvio che una piccola quota va fatta in deficit. Non è così terribile”.

BENE LE BANCHE, SPRINT DI BANCO BPM

Sugli scudi il settore bancario europeo trascinato dal rialzo di Deutche Bank +2,8% e di HSBC +1,5%, fortemente interessata al mercato cinese. A Milano (+1,90% il comparto) brillano Banco Bpm +2,3%, Unicredit +2,6%, Intesa Sanpaolo +2%.

CNH AL TOP CONFINVEST ANCORA IN RALLY

Tutte in terreno positivo le blue chip. In testa svetta Cnh Industrial +5%. Morgan Stanley ha alzato il giudizio a Overweight. Avanza il resto dell’automotive: Fiat Chrysler +2%, Pirelli +2%. Brembo +1%. Bene Stm sull’onda del rally di Nvidia a Wall Street. Prysmian +3,2%. Salgono anche Tim +2,2% e Atlantia +3,4%. Frena invece Mediaset -1,67% dopo i forti rialzi della scorsa settimana. 

Nel resto del listino:

  • Continua il rally di Confinvest in rialzo del 22,6% a 3,63 euro. Il prezzo del titolo della società leader nella compravendita di oro monetato è più che raddoppiato dalla prima quotazione, avvenuta il 1 agosto a 1,50 euro. Il rialzo del titolo è stato pari al 147%.I pezzi scambiati ieri sono in tutto 203mila. Da oggi non saranno ammessi ordini senza limite di prezzi. 
  • Stop per Technogym -1,19%. Berenberg ha ridotto il rating a hold da buy,  target price limato a 10,5 euro da 12 .
  • Renergetica +2,8% consolida la presenza sul mercato italiano con l’avvio dell’iter autorizzativo per la costruzione e connessione di 5 impianti fotovoltaici con una potenza complessiva di 30 megawatt. 

Commenta