Al giro di boa di Ferragosto è la Borsa di Zurigo la migliore tra i principali listini azionari europei, anche se in termini assoluti quella che ha messo a segno il maggior rialzo dall’inizio dell’anno è la piccola e assai volatile Borsa di Atene (+32,30%), dominata principalmente dalle banche.
Quando il gioco si fa duro e sui mercati si affaccia l’ombra della recessione – come rivela l’inversione della curva dei rendimenti dei bond americani che da qualche giorno sono diventati maggiori per i titoli a breve termine che per quelli decennali – sono le Borse difensive a vincere. E così sta capitando anche quest’anno: la Borsa di Zurigo – con titoli del calibro di Nestlè, Novartis, Ubs, Credit Suisse, Zurich e altri – ha via via scavalcato i listini azionari di Parigi, Francoforte, Londra e Milano, e con un rialzo del 14,2% dall’inizio del 2019, ha conquistato il primato.
Dietro Zurigo seguono la Borsa di Parigi (+12,24%), quella di Amsterdam (+10,84%), quella di Milano (+9,26%), che ha perso molto terreno per l’incertezza politica del Paese ma che sopravanza ancora la Borsa di Francoforte (+8,84%), tormentata dalla crisi industriale e dalle insolite ombre di recessione, e naturalmente quella di Londra (+6,15%), che paga il pericolo della hard Brexit prospettata dal nuovo premier Boris Johnson.
Malgrado i tracolli degli ultimi giorni, il Nasdaq, con un progresso del 18,1% dall’inizio dell’anno a Ferragosto, resta tuttavia l’indice più forte del mondo, almeno tra le Borse principali.
Cambio della guardia invece in Sudamerica, dove il crollo della Borsa e della valuta ha tolto il primato e precipitato in territorio negativo la Borsa di Buenos Aires (-3,93%), mentre è il brasiliano Bovespa (+14,56%) ha conquistato il primato continentale dopo anni di profonde delusioni.
Ma siamo solo ad agosto e le incognite che pesano sui mercati (recessione, dazi, Brexit e altre) sono tante e possono facilmente rivoluzionare la classifica delle Borse, mai così volatili come quest’anno.