Sulla Tav copione rispettato: la maggioranza va in frantumi al Senato e il Governo è ora in bilico. Dopo che è stata bocciata con 181 no e 110 sì la mozione no-Tav proposta da M5S ed è stata invece approvata la mozione pro-Tav del Pd, le voci di crisi si sono rincorse e il vicepremier Matteo Salvini ha annullato alcuni impegni del suo Beach Tour per incontrarsi a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Il governo aveva dato due indicazioni di voto diverse con gli interventi contrapposti di Massimo Garavaglia, viceministro leghista dell’Economia, e Vincenzo Sant’Angelo, sottosegretario stellato ai rapporti con il Parlamento. Il primo aveva chiesto “di votare a favore della Tav, non per chi vuole bloccare l’opera”. Il secondo ha invece annunciato che il governo “si rimette al parere” del Parlamento.
Nell’emiciclo c’è stato sin da subito chi si è chiesto se ci sono due governi in campo. Il capogruppo della Lega Romeo ha avvertito che “ci saranno conseguenze” ma non dice quali e lascia le valutazioni a Matteo Salvini. I M5S parlano di “inciucio della Lega con il Pd” e il segretario Pd Zingaretti invita Conte ad “andare al Quirinale”. Ma i big, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, hanno taciuto per tutto il pomeriggio ed è un silenzio eloquente. Ha parlato invece l’incauto ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: “Ho votato no, vado avanti sereno”. La votazione al Senato è stata salutata positivamente dal movimento SiTav-SiLavoro: “L’aumento dei fondi europei, lo sblocco dei cantieri, la ripresa del lavoro farà bene a tutto il Paese , al Nord perché sbloccando la Torino Lione si sbloccheranno gioco forza la Brescia-Padova-Venezia-Trieste…Budapest, farà bene al turismo, alla nostra manifattura, alle esportazioni, ai nostri porti che potranno attrarre più merce potendola trasportare su rotaia”, ha commentato il portavoce Mino Giachino.
Tornando alle mozioni il Senato ha approvato tutte quelle favorevoli alla Tav: il documento del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino con 181 sì, 107 no e un astenuto. Quella di FdI è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti. La mozione LeU non è stata ammessa al voto.
Articolo aggiornato alle ore 20 del 7 agosto 2019