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730 precompilato, 23 luglio ultimo giorno: cosa fare in caso di ritardo o errore

Il 23 luglio è l’ultimo giorno utile per inviare all’Agenzia delle Entrate il 730 precompilato: ecco come deve comportarsi chi non rispetta la scadenza oppure si accorge in ritardo di errori o dimenticanze

730 precompilato, 23 luglio ultimo giorno: cosa fare in caso di ritardo o errore

Martedì 23 luglio è l’ultimo giorno utile per inviare all’Agenzia delle Entrate il 730 precompilato, che può essere modificato dai contribuenti oppure accettato così com’è. La scadenza è valida per chi ha deciso di presentare il modello al Fisco autonomamente per via telematica, ma anche per chi si è rivolto a un Caf o a un professionista (consulente del lavoro o commercialista).

730 PRECOMPILATO: COSA SUCCEDE IN CASO DI RITARDO?

I ritardatari potranno mettersi in regola presentando il modello Redditi PF 2019 (ex modello Unico). In questo caso, la data di scadenza originaria era fissata al 30 settembre, ma con il Decreto Crescita è stata prorogata al 30 novembre, che però è sabato, perciò il termine slitta automaticamente al 2 dicembre. Anche il modello Redditi è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate in modalità precompilata, con gli stessi dati già presenti nel modello 730 precompilato. I contribuenti potranno accettare il modello Redditi precompilato così com’è oppure modificarlo inserendo altri dati, per poi trasmetterlo telematicamente al Fisco.

Chi non rispetterà nemmeno la scadenza del 2 dicembre dovrà correre ai ripari con il ravvedimento operoso, la dichiarazione integrativa che permette ai contribuenti di far emergere autonomamente i redditi non dichiarati in annualità che possono ancora essere oggetto di accertamenti da parte del Fisco, beneficiando di una riduzione delle sanzioni. 

730 PRECOMPILATO: COSA FARE IN CASO DI ERRORE?

In caso di errori o dimenticanze in un 730 precompilato già trasmesso all’Agenzia delle Entrate, i contribuenti possono rimediare presentando al Caf o al professionista un 730 integrativo entro il 25 ottobre. Ma attenzione: il 730 integrativo si può presentare solo nel caso in cui si tratti di una dichiarazione più favorevole al contribuente (maggior credito, debito minore o imposta invariata).

In caso contrario (minor credito o maggior debito), bisogna inviare tramite l’applicazione web il modello Redditi correttivo entro il 2 dicembre o il modello Redditi integrativo dopo il 2 dicembre.

Ricordiamo infine che, in caso di modifica del modello 730 ordinario o precompilato, se il versamento tardivo delle imposte è stato causato dalla correzione di errori commessi dal soggetto che presta assistenza fiscale (sostituto d’imposta, CAF o intermediario abilitato), la sanzione relativa è a carico di quest’ultimo.

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