Continua la carrellata di trimestrali dei colossi di Wall Street. Oggi è il turno di BlackRock che ha chiuso il secondo trimestre del 2019 con un utile netto in ribasso del 7% a quota 1.003 miliardi di dollari, 6,41 dollari per azione (-3%) rispetto ai 6,50 dollari per azione attesi dagli analisti.
In ribasso anche i ricavi, scesi del 2% a 3,524 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano un dato pari a 3,58 miliardi. Crescono comunque del 20% anno su anno i ricavi generati dai servizi tecnologici, dal momento che “la società continua a investire nelle proprie capacità tecnologiche”, ha affermato Lawrence Fink, presidente di Blackrock, ricordando che nel trimestre è stata completata l’acquisizione di eFront.
L’utile operativo è calato dell’11% a 1,278 miliardi di dollari, cosa che riflette costi per 61 milioni di dollari legati al lancio di fondi. Il margine operativo si è attestato al 36,3%, contro il 39,9% dello stesso periodo dell’anno scorso. Nei tre mesi i flussi netti di lungo termine sono stati pari a a 125,4 miliardi di dollari, portando il totale da inizio anno a 184,4 miliardi.
La più grande società di investimento al mondo ha registrato una crescita del 9% degli asset gestiti, pari a 6.842 miliardi di dollari; in aumento anche gli ingressi netti di capitale, che si sono attestati a 151 miliardi di dollari.
Ricordiamo che pochi giorni fa, Blackrock ha aumentato la propria partecipazione in Finecobank, portandola al 10,233% dal precedente 7,246% diventando il primo azionista della banca guidata da Alessandro Foti. L’operazione è stata effettuata subito dopo l’annuncio di Unicredit relativo al collocamento del residuo 18,3% di FinecoBank.
Sul Nasdaq il titolo Blackrock viaggia in positivo nonostante i conti abbiano deluso le attese degli analisti: +0,4% a 477,03 dollari.
