Sull’Open per eccellenza svetta dall’anno scorso la bandiera tricolore e Francesco Molinari è il primo italiano che, a partire da domani, deve difendere l’ambito titolo conquistato nel 2018 in Scozia. Da giovedì a domenica va in scena infatti il 148esimo Open Championship, il più longevo e prestigioso degli eventi di golf del Grande Slam, nato nel 1860 e l’unico che si gioca in Europa. Il cambiamento dei calendari lo colloca quest’anno come ultimo major ed è proprio il caso di dire dulcis in fundo. Ma forse non saranno tanto dolci i difficili fairway, i velocissimi green e gli impervi bunker dell’Irlanda del Nord. È la seconda volta nella storia del golf che il British Open (i nomi con cui chiamare questa gara sono almeno tre) approda di nuovo in queste terre, contro le 50 volte in cui si è giocato in Inghilterra e le 96 volte in Scozia. Il tracciato è lo stesso di quasi 70 anni fa, il Royal Portrush Golf Club che verdeggia nella città da cui il circolo prende nome. Gli azzurri in gara sono tre: il torinese è affiancato infatti da Andrea Pavan, alla seconda esperienza in un major, dopo quella nell’US Open (2014), e da Nino Bertasio, che ha conquistato la sua prima apparizione con il quarto posto di domenica scorsa nello Scottish Open
Molinari proverà a centrare a doppietta, che non si verifica dal 2007/2008, autore Padraig Harrington, il quale riuscì a emulare il sempre impareggiabile Tiger Woods (2005-2006). II field è stellare con 84 degli 85 giocatori migliori al mondo. Woods ha una gran voglia di conquistare il suo quarto Open e di portare a 16 i major vinti, per avvicinarsi al record di Jack Nicklaus, ma i bookmakers a questo giro gli preferiscono Rory McIlroy, che vinse la sua prima e unica Claret Jug nel 2014. Rory è cresciuto a pane e links nordirlandesi e la sua conoscenza di questi percorsi è sicuramente superiore a quella di tutti gli altri. Fra i grandi nomi presenti ci sono past winners come Jordan Spieth (2017), Henrik Stenson (2016), Phil Mickelson (2013), non in grande forma, ma tutti di gran classe e capaci di compiere anche il miracolo.
Fra i più temibili rivali di Chicco c’è Brooks Koepka, numero uno mondiale. Brooks è una macchina da major con quattro vinti negli ultimi due anni, su sei vittorie totali. È sempre in pole position Dustin Johnson, numero due, che vanta già 20 vittorie sul circuito americano, fra cui un major. Altri nomi di spicco sono Justin Rose, oro olimpico a Rio 2016, Jon Rahm, fresco di successo nell’Irish Open, Bryson DeChambeau e Justin Thomas. Sembrano più portati al ruolo di outsider, data la condizione attuale, Rickie Fowler, Patrick Reed, Xander Schauffele, Adam Scott, Jason Day, Sergio Garcia, Hideki Matsuyama e Tommy Fleetwood. Il montepremi è di 10, 750.000 milioni dollari.
L’Open Championship sarà teletrasmesso da Sky in diretta, in esclusiva e in alta definizione, sul canale Sky Sport The Open (205), con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 18 luglio e venerdì 19, dalle ore 7 alle ore 21,30; sabato 20 luglio, dalle ore 11 alle ore 21; domenica 22 dalle ore 10 alle ore 20.