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Juve: De Ligt firma, occhi su Chiesa. Inter vicina a Lukaku

Il centrale olandese si lega ai bianconeri per 5 anni: ecco tutte le cifre – Settimana decisiva per l’attaccante belga ai nerazzurri – Napoli: James sfuma, ma c’è già un sostituto

Juve: De Ligt firma, occhi su Chiesa. Inter vicina a Lukaku

Il giorno di Matthijs De Ligt. L’olandese, sbarcato a Torino alle 22.10 di ieri (“sono davvero felice di essere qui” le sue prime parole via Twitter), è pronto a entrare ufficialmente nel mondo della Juventus. Oggi infatti, subito dopo l’inevitabile iter delle visite mediche, firmerà il contratto che lo legherà ai bianconeri per i prossimi 5 anni, diventando così l’acquisto più caro (per ora) del mercato italiano. All’Ajax vanno 75 milioni (bonus compresi), a Mino Raiola, vero e proprio deus ex machina dell’affare, 10 di commissione, al difensore invece 7,5 di base fissa più bonus, per un totale di 12 a stagione. Cifre altissime ma, visto e considerato il valore e l’età del ragazzo, in piena linea con gli obiettivi di un top club, deciso a tentare il tutto per tutto per conquistare la tanto agognata Champions League.

Il mercato di Paratici, comunque, non finisce qua. Nel mirino c’è sempre Federico Chiesa, per cui presto dovrebbero arrivare novità significative. Il giovane esterno infatti è arrivato negli Usa: per aggregarsi ai compagni, certo, ma soprattutto per incontrare Commisso e ribadirgli, nel primo faccia a faccia tra i due, la sua voglia di Juve. L’accordo raggiunto a fine campionato (quinquennale da 5 milioni a stagione) è sempre valido, il problema (per lui s’intende) è che, nel frattempo, non ci sono più i Della Valle bensì il sopraccitato italo americano. Che, com’è ovvio che sia, non vuole perdere la faccia di fronte ai propri tifosi ed è dunque pronto a tutto pur di trattenerlo a Firenze. La sfida è incerta e promette scintille, perché se è vero che confermare un giocatore controvoglia è molto difficile, lo è anche che il suddetto ha ancora 3 anni di contratto. I bianconeri aspettano notizie, nel frattempo iniziano l’opera di sfoltimento-rosa.

Dopo Spinazzola, in attesa dei vari Mandzukic, Higuain, Cancelo (a proposito, la trattativa col City è sempre più difficile), Matuidi e Khedira, è il momento di Perin, pronto a lasciare Torino per trasferirsi al Benfica in cambio di 15 milioni. Diverso il discorso di Kean, tenuto in stand by in attesa di capire come si evolverà la questione Icardi. L’argentino, come tutti sanno, è ormai un separato in casa con l’Inter, tanto che mentre Conte e compagni volavano verso Singapore, lui si allenava da solo sui campi di Appiano. In condizioni normali non ci sarebbero dubbi sulla cessione ma qui, come si è capito da tempo, siamo di fronte a un caso limite, con un giocatore disposto persino a due anni di tribuna pur di vendicarsi di chi, nel mese di febbraio, gli ha letteralmente strappato dal braccio la fascia di capitano. A sistemare il tutto potrebbe essere proprio la Juve, unica alternativa presa in considerazione da Wanda, qui però subentrano i rapporti non certo idilliaci con l’Inter e l’oggettiva difficoltà di imbastire una trattativa. L’inserimento di Kean è un’ipotesi, ad ogni modo bisognerà aspettare agosto inoltrato prima di vedere qualcosa di concreto, col rischio di rimandare tutto alla sessione invernale. I nerazzurri si augurano di risolvere prima, anche perché, nel frattempo, devono acquistare i suoi sostituti.

Il primo in ordine di gradimento è Lukaku, che secondo il quotidiano spagnolo AS è ormai a un passo: al Manchester United andrebbero 80 milioni comprensivi di bonus, con quel pagamento biennale preteso da Marotta. Il tutto verrebbe annunciato entro fine settimana, con la possibilità concreta di vederlo debuttare il 24 luglio contro la Juve, nella suggestiva amichevole di Nanchino. Vedremo se le cose andranno effettivamente così, di certo Conte ha fretta di avere con sé uno o più attaccanti. L’altro rinforzo dovrebbe essere Dzeko, la cui chiave potrebbe essere… Zaniolo. Già, perché l’Inter sarebbe disposta a rinunciare alla percentuale di rivendita (15%) pattuita un anno fa, e visto che la Roma sta seriamente pensando di cederlo, ecco che i soldi in questione compenserebbero la distanza tra domanda (20) e offerta (12).

Il giovane Nicolò finirebbe invece al Tottenham, con cui i giallorossi stanno trattando anche Alderweireld. Intanto però Petrachi ha chiuso l’acquisto di Mancini dall’Atalanta (prestito oneroso a 2 milioni con obbligo di riscatto fissato a 19, oggi le visite mediche a Villa Stuart) ed è vicinissimo anche a Veretout della Fiorentina. Il summit di Trigoria con i suoi agenti ha portato alla prima fumata bianca (contratto di 5 anni da 2,5 milioni) e anche la seconda con la Fiorentina (19 milioni) è ormai cosa fatta.

Milan beffato dunque, per l’ennesima volta. Dopo Sensi e Kabak, “scippati” rispettivamente da Inter e Schalke 04, è sfumato anche il francese, a dimostrazione di un mercato sempre più complesso. I problemi con l’Uefa limitano la liquidità di Maldini e Boban, costretti a ritirarsi dalle aste prima ancora di cominciarle, tanto che persino la pista Seri del Fulham si sta complicando in virtù del Galatasaray. La verità è che solo una cessione eccellente darebbe un po’ di ossigeno: il candidato numero uno, vista la mancanza di offerte per Donnarumma, è Suso, richiesto proprio dalla stessa Roma.

Momento complicato anche per il Napoli, che vede sfumare James Rodriguez. L’inserimento dell’Atletico Madrid ha fatto presa sul colombiano, rendendo impossibile l’idea di prestito con diritto di riscatto voluta da De Laurentiis: Florentino infatti, pur non facendo salti di gioia all’idea di rinforzare la rivale cittadina, vuole 42 milioni cash e una cessione a titolo definitivo. “Non capisco l’atteggiamento del Real – ha tuonato il presidente azzurro – Lo ha dato in prestito al Bayern che fattura il triplo di noi e poi ci chiede quella cifra?!”. La polemica con la Casa Blanca sancisce l’abbandono della pista e la conseguente virata su altri obiettivi. Il nome caldo, confermato dallo stesso ADL, potrebbe essere quello di Pepé, esterno offensivo del Lille finito nel mirino di mezza Europa. Il prezzo è alto (60 milioni) ma l’ingaggio è ancora alla portata e il prospetto, vista i 24 anni d’età, garantisce margini d’investimento maggiori. Intanto Ancelotti aspetta e spera: perché un’altra estate di promesse non mantenute potrebbe essere troppo anche per lui.  

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