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Borsa: tracollo di Thomas Cook a Londra (-47%)

A scatenare le vendite l’annuncio di un aumento di capitale da 750 milioni che consentirà ai cinesi di Fosun di prendere il controllo dello storico tour operator britannico

Un crollo del genere è difficile da vedere in Borsa. Sul London Stock Exchange, Thomas Cook in poche ore perde quasi il 50 per cento del suo valore. Il titolo del tour operator britannico che prende il nome dal suo celeberrimo fondatore, considerato il padre del turismo moderno, cede oltre il 47% scendendo da 13,27 a 7,10 sterline dopo aver toccato un minimo intraday di 6 pound. La capitalizzazione borsistica è scivolata a circa 102 milioni di sterline. 

A far scattare quello che può essere considerato un vero e proprio tzunami di vendite è stato l’annuncio che la società  sta studiando un aumento di capitale da 750 milioni di pound.

L’operazione vedrà il principale azionista, la cinese Fosun attualmente in possesso del 18% del capitale, prendere il controllo dell’azienda e anche una quota significativa di minoranza della compagnia aerea. Gli azionisti storici invece andranno incontro a una diluizione delle proprie quote, ma avranno la possibilità di partecipare all’aumento di capitale accanto a Fosun. 

Attraverso questa ricapitalizzazione, si legge in una nota di Thomas Cook, l’azienda potrà prepararsi adeguatamente alla stagione invernale 2019-2020 e di investire per gli anni a venire.

Ricordiamo che lo scorso 2 luglio Fosun, una delle più grandi multinazionali al mondo guidata una famiglia, quella del fondatore Guo Guangchang, ha acquisito la maggioranza di Tenax, società inglese di gestione specializzata nei fondi alternativi finora di proprietà dell’italiano Massimo Figna allo scopo di crescere nel private debt.Poche settimane fa, Pietro Clemente, numero uno in Italia del conglomerato cinese ha dichiarato: “L’Italia ci interessa molto. Ci stiamo attrezzando per investire in maniera diretta e coordinata. Perno della strategia sarà la società francese Paref, Sic quotata alla Borsa di Parigi, per la quale sono in corso attività di patrimonializzazione. Abbiamo già al vaglio numerosi progetti di investimento nel turismo, almeno una cinquantina di sviluppo real estate”.

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