“Sui mercati sono piovuti due grossi regali dal cielo: la tregua commerciale fra Stati Uniti e Cina e il nuovo atteggiamento espansivo delle banche centrali, in primo luogo della Fed”. È quanto sostiene Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nell’ultimo episodio della sua video-rubrica “Al 4° piano”.
Sul primo fronte, secondo Fugnoli, quella fra Washington e Pechino va interpretata come una tregua “strategico-politica. Il conflitto fra Cina e Stati Uniti ha radici profonde e la questione non si risolverà del tutto nemmeno nei prossimi anni. Tuttavia, la possibilità di contenere questo conflitto e di ritualizzarlo in incontri e accordi è molto importante per il mercato, perché sgombra il campo dal rischio di conflitti improvvisi che potrebbero sorprendere negativamente gli investitori. Ora siamo in una fase di trattative che molto probabilmente si concluderanno in un accordo. Accordo che solo 2-3 settimane fa sembrava impossibile da raggiungere”.
Quanto alle banche centrali, quella americana “2019 avrebbe dovuto alzare i tassi di almeno 50 punti base, almeno in base alle previsioni considerate valide fino alla fine dell’anno scorso – ricorda Fugnoli – Invece prima ha annunciato che non li alzerà e ora ha iniziato a fare capire che li abbasserà. Inizialmente i mercati pensavano che al massimo la riduzione potesse essere di 50 pb, mentre adesso alcuni analisti si spingono a ipotizzare tagli più corposi, fino a un punto percentuale. Questo cambierebbe completamente lo scenario di quest’anno, considerando che sia le azioni sia le obbligazioni si prezzano sui tassi che le Banche centrali determinano”.
Tutto questo però ha un prezzo: “L’economia mondiale continua a rallentare – sottolinea ancora lo strategist di Kairos – Il fenomeno inizia a coinvolgere anche gli Stati Uniti e durerà ancora qualche mese. Per questo Trump ha cambiato atteggiamento in modo spettacolare nei confronti della Cina, avanzando pretese molto più modeste rispetto al passato e che quasi certamente saranno accolte. Questo deriva dal fatto che Trump per la sua rielezione punta a un’economia che funziona e a una Borsa che continua a registrare nuovi massimi”.