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Pace fiscale: ripartono rottamazione ter e saldo e stralcio

Come stabilito dal decreto Crescita, i contribuenti che hanno mancato la scadenza del 30 aprile hanno tempo fino al 31 luglio per chiedere di saldare i debiti fiscali in forma agevolata – Ecco come fare domanda

Pace fiscale: ripartono rottamazione ter e saldo e stralcio

Pace fiscale, atto secondo. Con il decreto Crescita, il Governo ha riaperto i termini per aderire alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali e al saldo e stralcio (leggi: condono), due provvedimenti che consentono di regolarizzare i debiti fiscali in forma agevolata.
Ricapitoliamo in breve di cosa si tratta:

  • La rottamazione ter permette di saldare i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 senza pagare sanzioni né interessi di mora. Sulle multe stradali non si pagano nemmeno le maggiorazioni previste dalla legge. La rottamazione ter è aperta anche ai contribuenti che avevano aderito alle precedenti rottamazioni, ma poi erano decaduti dal beneficio per non aver effettuato i pagamenti dovuti.
  • Il saldo e stralcio è un vero e proprio condono. Tutti i contribuenti – anche i professionisti – con un Isee fino a 20mila euro possono estinguere i debiti con il Fisco beneficiando di sconti molto consistenti e dell’azzeramento di sanzioni e interessi (rimarrà invece l’aggio di riscossione). La sanatoria si può pagare in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019 oppure in cinque rate. Quanto agli sconti, si pagherà il 16% del dovuto con Isee fino a 8.500 euro, il 20% con Isee fino fra 8.501 e 12.500 euro e il 35% con Isee fra 12.501 e 20mila euro. Il saldo e stralcio riguarda i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, derivanti dagli omessi versamenti sull’autoliquidazione nelle dichiarazioni annuali e sui contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

LA NUOVA SCADENZA E I RITARDATARI DEL PRIMO ROUND

Il Fisco ha già preparato i moduli per le domande, che andranno inoltrate entro la nuova scadenza del 31 luglio.  

Chi aveva presentato richiesta in ritardo rispetto alla prima scadenza, quella dello scorso 30 aprile, non dovrà ripetere la procedura, perché la sua domanda sarà automaticamente prese in carico dall’Agenzia delle entrate-Riscossione.

COME FARE DOMANDA PER ROTTAMAZIONE CARTELLE O SALDO E STRALCIO

Chi invece non ha ancora inviato la richiesta di adesione alla rottamazione ter o al saldo e stralcio può farlo in tre modi:

  1. Il più semplice è gestire la pratica con il servizio «Fai D.A. te», compilando un modulo online sul sito dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.
  2. In alternativa, si possono utilizzare altri due modelli:
    – il modello DA-2018-R per la rottamazione-ter;
    – o il modello SA-ST-R per il saldo e stralcio.
    Una volta compilati e integrati con la documentazione richiesta, questi moduli vanno inviati tramite posta elettronica certificata alla direzione regionale dell’Agenzia cui fa riferimento il contribuente (qui c’è l’elenco degli indirizzi Pec).
  3. Infine, la domanda può essere presentata a mano, in formato cartaceo, in uno qualsiasi degli uffici territoriali dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.

LA RISPOSTA DEL FISCO

Entro il 31 ottobre, la stessa Agenzia invierà una comunicazione a tutti i contribuenti che hanno fatto domanda per fargli sapere se sono stati ammessi o meno alla rottamazione ter o al saldo e stralcio. In caso affermativo, la comunicazione del Fisco conterrà anche l’indicazione delle somme dovute e i bollettini da utilizzare per il pagamento.

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