Mps accelera sulla ristrutturazione, come chiesto dalla Bce per il risanamento della banca. Nel weekend il Cda ha esercitato il diritto di recesso previsto dal contratto decennale stipulato un anno fa con la piattaforma Juliet, che fa capo a Cerved e Quaestio e ha per oggetto l’attività di recupero di una quota significativa dei cosiddetti non performing loans di gruppo. La mossa è stata fortemente voluta dall’ad Marco Morelli proprio per disporre della massima flessibilità nel processo di accelerazione della riduzione dell’esposizione della banca nei deteriorati, e nella seduta di lunedì ha fatto guadagnare al titolo in Borsa oltre il 4%.
Sulla scia di questa decisione, martedì è anche arrivata la notizia che Monte dei Paschi ha completato con successo un’operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di circa 2,3 miliardi composto da finanziamenti “in bonis” erogati a piccole e medie imprese italiane. L’operazione, realizzata nell’ambito del programma di funding della banca senese, coerentemente con gli obiettivi del Piano di Ristrutturazione, è stata strutturata in linea con i requisiti della nuova regolamentazione sulle cartolarizzazioni, ottenendo la verifica della conformità alla normativa STS dalla società Prime Collateralised Securities (PCS) UK in qualità di terzo verificatore. Tale caratteristica sarà effettiva successivamente alla data di notifica all’ESMA, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati.
Nell’ambito della cartolarizzazione, la Bei (Banca Europea per gli Investimenti) e Cassa Depositi e Prestiti hanno sottoscritto rispettivamente 400 milioni e 320 milioni di titoli senior della Classe A2. L’importo riveniente sarà destinato all’erogazione di finanziamenti, a sostegno del tessuto delle piccole e medie imprese italiane. I restanti titoli senior sono destinati al collocamento presso altri investitori istituzionali o, insieme ai titoli Mezzanine e Junior, all’utilizzo come collaterale per operazioni di finanziamento. L’operazione è stata realizzata dal team di Strutturazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, con il contributo di JP Morgan in qualità di co-arranger. Oggi il titolo in Borsa, dopo l’exploit di ieri, viaggia intorno alla parità.