Assoimmobiliare, l’Associazione che rappresenta gli operatori e gli investitori dell’industria immobiliare e aderente a Confindustria, si appella nuovamente al Governo per riportare la giusta attenzione sull’industria immobiliare con misure adeguate e creare le corrette condizioni per supportare lo sviluppo dell’intero comparto. “Le norme in materia immobiliare contenute nel Dl Crescita approvato dal Senato non vanno – recita il comunicato diffuso dall’associazione -, infatti, nella direzione di sostenere il rilancio del settore e dell’intera filiera, che generano il 18,6%1 del PIL e rappresenta un importante volano per la crescita economica del Paese”.
“Purtroppo – prosegue la nota – il Dl Crescita non contiene nessuna delle misure che Assoimmobiliare ha da tempo presentato per favorire e attrarre gli investimenti privati a vantaggio degli interventi di rigenerazione urbana che sono una priorità per il Paese. Infatti, per poter intervenire supportando i costi delle bonifiche e della trasformazione delle aree urbane senza ulteriore consumo di suolo, è necessario introdurre una normativa che semplifichi i processi e contenga una serie di incentivi e premialità, come da proposta dell’Associazione. Ciò consentirebbe di attivare capitali privati senza necessità di risorse pubbliche e quindi con impatto positivo sul bilancio dello Stato”.
In questa fase, secondo gli immobiliaristi, sui mercati è disponibile molta liquidità che, con incentivi mirati, potrebbe contribuire in modo determinante alla crescita economica del Paese, come nel caso degli interventi che verranno fatti in Lombardia e Veneto per le Olimpiadi Invernali 2026 conquistate da Milano-Cortina. “Una seconda proposta è contenuta nel “Libro Bianco della Fiscalità Immobiliare” pubblicato da Assoimmobiliare e ANCE con il supporto di tutte le rappresentanze della filiera (tra cui gli ordini degli architetti e degli ingegneri, le cooperative di abitazione e Legambiente). Il Libro Bianco contiene un pacchetto di proposte mirate a favorire gli immobili residenziali destinati a locazione, per cui esiste una domanda da parte di studenti e famiglie che richiede di essere soddisfatta con urgenza”.
Un altro punto cruciale trattato nel Libro Bianco riguarda la rigenerazione del prodotto immobiliare esistente, che necessita di un percorso fiscale agevolato con l’obiettivo ultimo di garantire sicurezza sismica, benessere abitativo ed emissioni zero. “A tale proposito – va avanti la nota -, gli incentivi esistenti andrebbero estesi agli investitori istituzionali che ad oggi ne sono esclusi. Assoimmobiliare, guidata dalla Presidente Silvia M. Rovere, confida che ci sia la volontà da parte delle istituzioni di incentivare il settore real estate, apportando con urgenza alcune correzioni, come nel caso degli incentivi per la valorizzazione edilizia in vigore fino a fine 2021. Si chiede che le agevolazioni fiscali previste a favore delle imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare vengano estese ad altri operatori, quali i fondi immobiliari, le società quotate e le SIIQ”.
“Questi sono i soggetti che avranno un ruolo fondamentale per il buon esito del programma di privatizzazione degli immobili pubblici o venduti da società pubbliche, ad esempio gli scali ferroviari che sono un’occasione di valorizzazione su tutto il territorio. L’Associazione auspica che vengano al più presto recepite le misure proposte, a conferma della volontà da parte delle istituzioni di confrontarsi in modo costruttivo con le principali rappresentanze dell’industria real estate, per contribuire al rilancio del settore e in ultima istanza ad una maggiore competitività del Paese”, conclude Assoimmobiliare.