Eles non si ferma più. Dopo il debutto da guinness, in cui la società di Todi ha raddoppiato il suo valore da 1,9 euro a poco meno di 3,8 euro, chiudendo la seduta con un rialzo del 99,47%, la seconda giornata di quotazione sull’Aim sembra confermare l’andamento da record. A poco più di un’ora dalla chiusura, le azioni – sospese per eccesso di rialzo in mattinata – continuano a salire, segnando +31,42% a 4,981 euro. La corsa è talmente sfrenata da aver spinto Borsa Italiana ad intervenire. La società ha reso noto che da oggi e fino a successiva comunicazione, sulle azioni ordinarie Eles non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo.
Le azioni erano state collocate a 1,90 euro al massimo della forchetta di prezzo. L’Ipo aveva registrato una domanda pari a 5,1 volte l’offerta, un record per il mercato Aim Italia.
Ma cosa c’è alla base della prestazione? “Abbiamo soddisfatto almeno tre record per il mercato Aim – ha spiegato ieri l’a.d. Francesca Zaffarami – il primo è aver raccolto una domanda pari a oltre 5 volte l’offerta, il secondo è il +87% segnato oggi in Borsa (rialzo pre chiusura, ndr.) e il terzo quello di avere oltre a importanti investitori italiani e esteri anche il Fondo sovrano norvegese”.
Eles è una Pmi innovativa umbra, attiva nel settore del testing e della micro elettronica. Nel 2018 ha registrato un fatturato di 22 milioni e un margine operativo di 2,7 milioni. Là società presente in Europa, nel Far East, in America e in Israele, nei poli principali dei semiconduttori. Tra i suoi clienti ci sono società tra i primi 15 produttori di chip che fanno l’80% dei volumi mondiali del mercato.
In vista della quotazione Eles ha collocato 3,63 milioni di azione di cui 3,157 di nuova emissione e 473mila derivanti dall’esercizio dell’opzione di over-allotment concessa da un socio non operativo dell’emittente, al Global Coordinator Bper Banca. Il flottante della società post quotazione è pari a circa il 44% del capitale.