“Resto al City”. La presa di posizione di Guardiola non lascia scampo a interpretazioni di nessun tipo e congela l’ipotesi Juventus, che era piano A del club bianconero nel caso in cui il City fosse stato definitivamente escluso dalla Champions. Alla fine la Juve ha scelto Sarri come nuovo allenatore. Certo, tutta quest’attesa non aiuta a spazzare via le voci ma a guardar bene ha delle motivazioni piuttosto convincenti: Maurizio è sotto contratto con il Chelsea e Agnelli, da buon presidente dell’Eca, non ha nessuna intenzione di forzare la mano.
In attesa dell’annuncio ufficiale (perché manca solo quello) c’è un mercato che si muove e che si prepara a regalare diversi “botti”. Restando in casa Juve, per esempio, va segnalato un grande attivismo un po’ in tutti i reparti, a cominciare dalla difesa: protagonista De Ligt, per il quale il suo procuratore Raiola ha smentito come fatto il suo passaggio al Psg. Se non riuscisse a portare a casa il giovane olandesino, la Juve punterebbe sul brasiliano Marquinhos, da anni sul taccuino di Paratici. L’ex Roma piace tantissimo a Sarri (lo avrebbe voluto anche al Chelsea) e completerebbe il reparto assieme a Chiellini, Bonucci, Rugani, Demiral (subito in bianconero, a differenza di Romero che resterà in prestito a Genova) e Benatia, pronto a tornare dopo l’esilio dorato del Qatar.
Il resto dei programmi è cosa nota: uno-due big a centrocampo (Pogba, Milinkovic-Savic e Zaniolo i preferiti, attenzione anche a Tonali), una punta di prestigio (attenzione a Icardi, ne parliamo tra un attimo) e corsie laterali nuove di zecca, davanti (Chiesa) e dietro (Emerson Palmieri e Trippier). Di ieri poi la notizia dell’acquisto di Traoré dall’Empoli (15 milioni), anche se il giovane centrocampista verrà girato in prestito al Sassuolo (favorito) o al Cagliari. Tutto ciò, ovviamente, andrà finanziato con le cessioni, ecco perché, una volta ufficializzato l’allenatore, sarà tempo di mettere sul mercato i vari Cancelo (Manchester City), Alex Sandro (Psg o Manchester United) e…Dybala.
Già, perché da quanto ci risulta l’ipotesi scambio con l’Inter per Icardi è tutt’altro che tramontata, anzi: l’affare converrebbe a entrambe le società sia per motivi tecnici che di bilancio, in virtù di una doppia plusvalenza che farebbe davvero comodo. A bloccare il tutto però è proprio Maurito in persona, deciso a rendere la vita difficile all’Inter. Intendiamoci: per lui la Juve sarebbe soluzione graditissima ed è lì che, a meno di colpi di scena, andrà a giocare. La voglia di fare un dispetto a Marotta però c’è tutta, come dimostra la partenza per le vacanze con Wanda Nara proprio ora che si sta definendo il suo futuro. Di certo non rientra nei piani di Conte, deciso a costruire un attacco con Dzeko, Dybala, Lautaro Martinez e Lukaku. Il belga è uscito allo scoperto dopo la partita con la Scozia (doppietta per lui), rivelando al mondo le sue velleità nerazzurre: “Ho già preso una decisione che non posso ancora comunicare per rispetto al Manchester United, per me Conte è il miglior allenatore del mondo, è un bene che sia andato all’Inter”.
Ora tocca a Marotta, che dopo aver raggiunto l’accordo con il giocatore (8 milioni d’ingaggio) dovrà fare lo stesso con il club inglese. La valutazione è di 70 milioni, tanti ma non troppi tanto più se nell’affare entrasse Perisic, in passato inseguito proprio dalle parti di Old Trafford. Sulla lista dei partenti c’è anche Nainggolan ma qui l’unica soluzione sembra essere la Cina, l’unica a voler pagare i 29 milioni che servono all’Inter.
Piano piano si muove anche il Milan, ormai prossimo a definire il parco dirigenti. Oltre ai già presenti Gazidis (amministratore delegato) e Maldini (direttore tecnico), arriveranno Boban (si occuperà di Lega e Uefa) e Massara (direttore sportivo), senza dimenticare Giampaolo, l’uomo a cui affidare la panchina che fu di Gattuso. Ma siccome in campo poi ci vanno i giocatori, ecco che si registrano le prime mosse anche in quella direzione.
Il primo acquisto del nuovo corso è quello di Krunic, preso dall’Empoli per 8 milioni più bonus. Il bosniaco (contratto di 4 anni) non sarà l’unico rinforzo a centrocampo: a breve dovrebbe arrivare anche Sensi, vicinissimo a lasciare il Sassuolo per 15 milioni. Da monitorare anche le piste Veretout (su di lui anche Roma e Atalanta), Lovren (Liverpool) e Mancini (Atalanta), mentre Barella, al momento, sembra essere solo una suggestione visto il suo accordo già raggiunto con l’Inter. Con il Cagliari, semmai, potrebbe nascere un’asse sui portieri Cragno e Plizzari, tanto più se Donnarumma dovesse andare al Manchester United. L’altra cessione eccellente riguarda Suso, da tempo in trattativa con l’Atletico Madrid anche se Simeone ritiene troppo alta la clausola rescissoria di 40 milioni.
Colpo in vista anche per il Napoli, deciso a regalarsi James Rodriguez: il colombiano, di rientro al Real Madrid dopo il prestito al Bayern Monaco, piace ad Ancelotti per motivi tecnici e a De Laurentiis per quelli ambientali. Tutto da definire invece in casa Roma: Fonseca è arrivato, ora però bisogna mettere mano alla squadra, tanto più che le cessioni (Dzeko e Kolarov su tutti, occhio a Manolas), come sempre, saranno all’ordine del giorno. Chiusura dedicata a Buffon e Batistuta: il primo potrebbe scegliere il Porto per continuare a giocare, il secondo tornare a Firenze come dirigente nella nuova Viola di Commisso (Pradé sarà il ds, con Marino all’Udinese).