Addio alla carta d’identità, perlomeno come la conosciamo. L’Unione europea ha deciso di mandare in pensione i vecchi documenti e sostituirli con delle tessere più simili a delle carte di credito. Obiettivo: ridurre il rischio di falsificazione e di frode.
Nel dettaglio, un nuovo regolamento adottato dal Consiglio Ue introduce requisiti minimi comuni per le carte d’identità comunitarie, in modo da renderle più sicure. Sui nuovi documenti compariranno lo stemma della bandiera europea e, al suo interno, il codice dello Stato che ha emesso la carta.
Non solo: ci saranno anche una zona a lettura ottica, una foto e due impronte del titolare, conservate in formato digitale su un microchip. Per assicurare che i dati forniti in maniera elettronica siano protetti e non possano essere trafugati, le autorità nazionali dovranno garantire la sicurezza del microchip e dei dati in esso contenuti, in modo che non possano essere oggetto di violazione o di accesso non autorizzato.
Le nuove norme entreranno in vigore due anni dopo l’adozione del regolamento da parte dei governi, il che significa che entro tale data tutti i nuovi documenti dovranno soddisfare i nuovi criteri.
E le vecchie carte d’identità di carta che molte persone hanno ancora nel portafoglio? La loro eliminazione avverrà in modo graduale: smetteranno di essere valide 10 anni dopo la data di applicazione delle nuove norme oppure alla scadenza, se anteriore.
Per quanto riguarda invece le carte d’identità che già circolano in formato card senza però soddisfare le norme minime di sicurezza, scadranno entro cinque anni.
I nuovi documenti avranno una validità minima di cinque anni e massima di 10. Sono previste però alcune eccezioni: gli Stati membri potranno rilasciare il documento con un periodo di validità più lungo agli over 70, mentre per i minori potrà essere inferiore ai cinque anni.