Sarà operativa dal 1 giugno, in anticipo di oltre tre mesi rispetto alla scadenza del 14 settembre 2019 indicata dalla Direttiva PSD2, la piattaforma CBI Globe – Global Open Banking Ecosystem che consentirà a chi dispone di un conto corrente online di disporre pagamenti o ottenere informazioni sul proprio conto anche attraverso l’impiego di app di altri soggetti bancari e non, appositamente autorizzati ad operare in Italia. Un’anticipazione sulla scadenza europea che, in linea con le indicazioni di Banca d’Italia, supporta al massimo gli aderenti nell’applicazione della Direttiva PSD2 e consentirà di ampliare notevolmente nel nostro paese il livello di integrazione ed efficienza nel mercato dei pagamenti. Ad oggi hanno aderito alla piattaforma CBI Globe quasi 300 banche che rappresentano circa l’80% del mercato bancario italiano.
In particolare, CBI Globe consente al consumatore di operare in modo sicuro, facilitando il colloquio tra la propria banca ed altri operatori che offrono servizi dispositivi (Payment initiation service providers – PISP), informativi (Account information service providers – AISP) e pagamenti con carta (CISP -Card Issuer Service Providers), tramite interfacce tecniche di tipo Open API (Application programming interfaces), in coerenza con quanto definito in ambito europeo dalla PSD2. “La modellazione di CBI Globe e dei servizi che saranno disponibili sulla piattaforma – dichiara Liliana Fratini Passi, Direttore Generale del Consorzio CBI – sta coinvolgendo tutti gli attori della filiera dei pagamenti. A tal fine è stato lanciato oggi l’API Stakeholder Forum, un ecosistema collaborativo che coinvolgerà Istituzioni, prestatori di servizi di pagamento e fintech nella definizione di ulteriori servizi innovativi da sviluppare a vantaggio del cliente”.
L’esperienza che i prestatori di servizi di pagamento stanno vivendo con CBI Globe dimostra come la strada collaborativa sia la migliore per realizzare economie di scala nella condivisione dei costi di compliance e, allo stesso tempo, per stimolare creatività innovativa contando su un rilevante numero di attori del mercato. “Occorre sottolineare – continua Fratini Passi – che questa esperienza conduce l’ecosistema verso l’economia delle informazioni, e quindi al passaggio dall’open banking al data sharing.” CBI Globe è senza dubbio la dimostrazione di come i Prestatori di Servizi di Pagamento europei potranno concorrere a livello internazionale, evitando dispersione e frammentazione. Dalla partenza della fase di test avvenuta il 14 marzo 2019 hanno richiesto informazioni sulle specifiche API di CBI Globe oltre 30 prestatori di servizi di pagamento, tra cui anche diversi operatori esteri. Nei tavoli di confronto europei è emerso come solo pochi altri paesi, tra cui Spagna e Portogallo, abbiano realizzato iniziative cooperative simili a CBI Globe.