Che giornata. Alle 8 di mattina, quando gli analisti finanziari saranno impegnati a monitorare tutti gli aspetti del voto europeo, il mondo dell’auto rivolgerà le sue attenzioni al consiglio d’amministrazione di Renault, riunito per valutare una possibile alleanza (o un merger) tra il gruppo francese e Fiat Chrysler, che in mattinata ha annunciato un’offerta ufficiale e che in apertura di Borsa guadagna il 18%. L’obiettivo, sostiene Les Echos, è di dar vita ad un “Airbus a quattro ruote” grazie aa una fusione fra uguali che è stata presentata venerdì sera da Jean Dominique Sénard, il successore di Ghosn, al ministro dell’Industria Bruno Le Maire. L’operazione prevede due tempi. Oggi sarà annunciata un’alleanza industriale a tutto tondo che riguarderà connettività, auto elettrica e piattaforme. Poi si procederà sul fronte finanziario.
Per evitare una presa di controllo da parte di Exor sulla casa francese sarebbe previsto un dividendo straordinario per i soci Fca, in modo da poter procedere ad un “merger of equals” tra Renault (che capitalizza 15 miliardi circa) e Fca (18 miliardi). Exor, che ha il 29% del gruppo italo-americano, sarebbe comunque l’azionista numero uno davanti allo Stato francese. Sono già state fissate le misure in materia di governance e garanzie per l’occupazione sia in Italia che in Francia.
Resta un’incognita la reazione dei partner di Tokyo, Nissan e Mitsubishi, che non sono state coinvolte nei colloqui. Ma Renault ha deciso di rinviare il merger con Nissan, raffreddando così le tensioni con il partner giapponese.
Oggi John Elkann è atteso a Milano in Bocconi per la Lectio Inauguralis dell’Avvocato Giovanni Agnelli Associate Professorship in Economics.
In attesa delle reazioni al matrimonio a quattro ruote, tiene banco l’analisi del voto.
Chiuse le Borse Usa per la ricorrenza del memorial Day, l’attenzione è concentrata sulla visita di Donald Trump a Tokyo: oltre agli incontri di Sumo e alle sfide di golf con Shinzo Abe, il presidente Usa affronterà due temi caldi; le relazioni con la Corea del Nord e i dazi sull’auto.
Il confronto sui dazi resta il tema centrale per i mercati: secondo uno studio della Fed di New York, l’aumento delle tariffe comporterà quest’anno un aumento medio di 831 dollari per famiglia. Da seguire i dati sui consumi, in uscita venerdì.
Milano riparte dopo una settimana turbolenta, conclusa con il recupero di venerdì (+1,1%) che però non è stato affatto sufficiente a portare il bilancio dell’ottava in attivo. Anzi, con una perdita di circa tre punti percentuali e mezzo Piazza Affari è stata la peggiore d’Europa. A poco è valso il calo dello spread, che è tornato sotto 270 punti base.
Domani si terrà l’asta Bot per 6,5 milioni. Il Tesoro sembra intenzionato a rinviare al prossimo autunno il lancio del nuovo Btp Italia, nel timore di un nuovo flop, simile a quello dello scorso anno.
Nei prossimi giorni si guarderà con attenzione alla relazione annuale di Bankitalia, con le considerazioni finali del governatore Ignazio Visco destinate a cadere in una situazione politica calda. Dieci giorni fa, dal palco dell’Aaron Institute for Economic Policy Conference, in Israele, il numero uno di palazzo Koch ha sottolineato che “una credibile strategia di ridurre il livello del debito nel medio termine non può più essere rinviata” anche perché “se l’aumento degli interessi persiste peserà inevitabilmente sul costo del debito”.
Continua la distribuzione dei dividendi. Oggi tocca a diverse società dello Star: Cairo, Datalogic, El.En, Irce, Marr e Sabaf. Cedola anche per Astm, Conadi e doBank.
In Piazza Affari si tiene l’incontro annuale dell’Aim Conference.