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Diamanti: Banco Bpm accelera sui rimborsi ai clienti

Banco Bpm avvia un percorso che punta a velocizzare la definizione delle transazioni con i clienti rimasti danneggiati dal fallimento. Prevista anche assistenza legale

Banco BPM muove un nuovo passo verso la risoluzione con i clienti della vicenda dei diamantiPer accelerare i rimborsi, “preso atto del procrastinarsi dei tempi – afferma la banca in un comunicato – per l’esame da parte del Fallimento delle istanze di restituzione presentate dai clienti, ha messo a punto un processo per velocizzare la definizione delle transazioni anche con i clienti che, avendo acquistato diamanti dalla Idb, li abbiano ancora in custodia presso i caveau gestiti dalla società”. L’esame da parte del Tribunale, infatti, non dovrebbe avvenire prima del novembre 2019; da qui la decisione di approntare un percorso che acceleri la tempistica a beneficio dei clienti rimasti danneggiati.

In sintesi il processo che sarà avviato entro maggio, permetterà ai clienti interessati di sottoscrivere le transazioni con Banco BPM (in anticipo rispetto ai tempi necessari al Fallimento di IDB per la restituzione delle pietre ai legittimi proprietari) e di ricevere in tempi rapidi il ristoro economico definito.

Banco BPM ha annunciato inoltre che metterà inoltre a disposizione un servizio gratuito di customercare destinato ad assistere e supportare i clienti nella compilazione e invio delle istanze di restituzione delle pietre al Curatore del Fallimento di Idb. In particolare, i Clienti che intendano depositare l’istanza di restituzione ai sensi dell’art. 87-bis L.F. dei diamanti a oggi ancora custoditi presso il Curatore fallimentare potranno avvalersi di questo servizio di assistenza, con l’ausilio di uno studio legale, che sarà messo a disposizione dalla Banca attraverso un call center dedicato (i dettagli relativi ai contatti saranno disponibili a breve, precisa ancora la banca, in una sezione appositamente dedicata del sito Internet dell’istituto).

Le iniziative annunciate da Banco Bpm si aggiungo alle precedenti misure già avvaite, ricorda la banca, e che inclusono l’aver “collaborato con le autorità, disposto severe attività di audit interno ed esterno, realizzato scelte di discontinuità rispetto al passato, effettuato accantonamenti in bilancio”.

Prosegue infine la collaborazione con i clienti, conclude la banca, sia attraverso l‘analisi caso per caso della posizione dei clienti che nel “riconoscimento di un congruo ristoro economico che si aggiunge al mantenimento della proprietà della pietra da parte del cliente”.

Le Associazioni dei Consumatori (Federconsumatori e Adiconsum) hanno quindi condiviso che si tratti di un’iniziativa importante perché fornisce  ulteriori strumenti di supporto offerti a tutta la clientela, riconoscendo la validità del percorso compiuto dalla Banca verso una soluzione condivisa della questione

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