Ecco il tanto atteso Dividend day. Il 20 maggio 69 società quotate staccheranno il loro dividendo. Sarà la giornata clou, in cui un’ondata di cedole (e di miliardi) si riverserà sugli azionisti distogliendoli almeno in parte delle preoccupazioni riguardanti l’andamento borsistico delle ultime sedute, quando il timore sui dazi Usa-Cina e alcune dichiarazioni improvvide del Governo italiano hanno riacceso la volatilità sui listini.
Solo sul Ftse Mib, 21 società su 40 erogheranno il loro dividendo. Le ripercussioni sull’andamento del principale indice della Borsa di Milano sono già state annunciate. Secondo gli analisti l’impatto sarà di circa 530 punti, pari in percentuale al 2,5% del valore del Ftse Mib. Per quanto riguarda gli altri indici, a distribuire saranno:
- Mid Cap: 20 società,
- Star: 10 società,
- Standard: 10 società,
- Aim Italia: 9 società.
Ricordiamo inoltre che quest’anno, secondo i calcoli dell’ufficio studi di Websim, il sito del broker Intermonte che offre servizi di consulenza rivolti agli investitori retail, le società quotate a Piazza Affari distribuiranno 26 miliardi di cedole (3 miliardi in più rispetto al 2018), gran parte delle quali proprio lunedì 20 maggio, giorno in cui entreranno in scena colossi del calibro di Intesa Sanpaolo, Eni, Generali e Leonardo.
DIVIDENDI 2019: LE 21 CEDOLE DEL FTSE MIB
Due menzioni speciali: la prima nei confronti di Azimut, che anche quest’anno si è confermata regina dei dividendi con una cedola pari a 1,5 euro per azione. La seconda nei confronti di Fiat Chrysler, che dopo aver distribuito il suo dividendo ordinario di 0,65 euro per azione lo scorso 23 aprile si prepara ad essere protagonista assoluta di questo dividend day erogando una maxi-cedola straordinaria pari a 1,3 euro per azione, 2 miliardi di euro in totale. Sommando dividendo straordinario – derivante dal perfezionamento della cessione di Magneti Marelli – e dividendo ordinario, Fca nel 2019 distribuirà 3 miliardi di cedole.
Da non sottovalutare nemmeno Intesa Sanpaolo, che nel 2019 garantirà ai suoi azionisti un rendimento pari a circa il 9%, confermando la generosa politica remunerativa avviata nel 2018.
SOCIETÀ | DIVIDENDI | RENDIMENTO AL 16 MAGGIO |
A2a | 0,07 | 4,53% |
Amplifon | 0,14 | 0,71% |
Atlantia | 0,9 | 2,84% |
Azimut | 1,5 | 8,62% |
Banca Generali | 1,25 | 5,08% |
Bper Banca | 0,13 | 3,29% |
Buzzi Unicem | 0,125 +0,149 risparmio | 0,65% 1,13% |
Diasorin | 0,9 | 0,92% |
Eni | 0,41 saldo 0,83 totale | 2,78% 5,63% |
Fca | 1,3 (straordinaria) | 9,82% |
Generali | 0,9 | 5,25% |
Intesa Sanpaolo | 0,197 | 9,02% |
Italgas | 0,234 | 4,05% |
Leonardo | 0,14 | 1,40% |
Moncler | 0,4 | 1,14% |
Pirelli | 0,177 | 3% |
Salvatore Ferragamo | 0,34 | 1,6% |
Tenaris | 0,3635 (0,12 già erogati in acconto) | 2% 2,94% |
Ubi Banca | 0,12 | 4,59% |
Unipol | 0,18 | 3,98% |
UnipolSAI | 0,145 | 5,83% |
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DIVIDENDI 2019: TUTTE LE CEDOLE DEL 20 MAGGIO
Nonostante i riflettori, per forza di cose, siano concentrati sulle blue chip, non bisogna nemmeno sottovalutare le occasioni assicurate dalle società quotate sugli indici minori, come Mid Cap, Star, Standard e Aim Italia.
Spesso queste aziende garantiscono rendimenti più alti (calcolo al 16 maggio) delle quotate sul Ftse Mib. Qualche esempio:
- NB Aurora: rendimento del 10,07%, cedola di 1,06 euro per azione (Standard);
- Poligrafici Printing: rendimento del 9,10%, cedola di 0,066 euro per azione (Aim Italia);
- Salini Impregilo risparmio: rendimento dell’8,6%, cedola di 52 centesimi per azione (Mid Cap);
- Dea Capital: rendimento del 7,98%, cedola di 12 centesimi per azione (Star);
- Rcs Mediagroup: rendimento del 5,98%, cedola di 0,06 euro per azione (Mid Cap);
- Anima Holding: rendimento del 5,43%, cedola di 0,165 euro per azione (Mid Cap);
- Cattolica Assicurazioni: rendimento del 5,01%, cedola di 40 centesimi per azione (Mid Cap).
Di seguito ecco tutte le società che distribuiranno la propria cedola il 20 maggio (pagamento 30 maggio), suddivise per i vari indici:
Mid Cap: Anima Holding (0,165 euro), Banca Popolare di Sondrio (0,05 euro), Brembo (0,22 euro), Brunello Cucinelli (0,3 euro), Cattolica Assicurazioni (0,4 euro), Cerved (0,305 euro), Cir (0,039 euro), Credem (0,2 euro), De Longhi (0,37 euro), Enav (0,1998 euro), Erg (0,75 euro), Ray Way (0,2196 euro), Rcs Mediagroup (0,06 euro), Salini Impregilo Risparmio (0,52 euro), Saras (0,08 euro), Sias (saldo 0,535 euro, totale 0,7 euro), Sol (0,175 euro), Tecnhogym (0,18 euro), Tod’s (1 euro)
Star: Avio (0,44 euro), Be (0,022 euro), Cementir Holding (0,14 euro), Dea Capital (0,12 euro), Fila (0,08 euro), Ima (2 euro), Interpump (0,22 euro), Massimo Zanetti BG (0,19 euro), Prima Industrie (0,44 euro), Tamburi Investment Partners (0,07 euro).
Standard: BasicNet (0,12 euro), Brioschi (0,002 euro), Caltagirone (0,07 euro), Enervit (0,11 euro), Geox 0,025 euro), NB Aurora (1,06 euro), Nova Re (0,07 euro), Piteco (0,15 euro), Ratti (0,2 euro), Vianini (0,06 euro).
Aim Italia: Cellularline (0,3 euro), Circle (un’azione ogni 10), Digital Magics (0,05 euro), Elettra Investimenti (0,25 euro), Grifal (0,03 euro), Ilpra (0,05 euro), Neodecortech (0,153 euro), Poligrafici Printing (0,34 euro), Sicit Group (0,34 euro).
DIVIDENDI 2019: I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Dopo il 23 aprile e il 20 maggio la parte più importante della stagione dei dividendi può considerarsi archiviata. Ma attenzione anche alle prossime date perché sebbene “il grosso sia già stato fatto”, mancano ancora all’appello le cedole di società come Exor, Poste ed Enel. Ecco le date da segnare in rosso:
- 24 giugno (pagamento 26 giugno): Exor, Hera, Poste Italiane, Snam, Terna.
- 22 luglio (pagamento 24 luglio): Enel.