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Tiscali: Costamagna e Soru la riportano in Italia

Costamagna rileva insieme ad altri soci il 22% di Tiscali e stringe un patto di gestione con Soru che permetterà alla società sarda di tornare in mani italiane

Tiscali: Costamagna e Soru la riportano in Italia

Sul tetto di Tiscali, prima compagnia Internet fondata vent’anni fa in Italia da Renato Soru e finita negli anni scorsi in mani russe , torna a sventolare la bandiera italiana. Il banchiere d’affari ed ex presidente di Cdp, Claudio costamagna ne ha rilevato il 22% acquistandolo in gran parte da Ict Holding Ltd (20,7%) e in minor misura (1,26%) da Sova Disciplined Equity Fund SPC.

Ma il doppio acquisto di Costamagna, che è entrato nel capitale di Tiscali in cordata con due top manager delle tcl come Alberto Trondoli e Manilo Marocco, ha permesso a Tiscali di svoltare e di tornare italiana grazie al patto di gestione sottoscritto con lo stesso Soru, che della società sarda detiene il 7,94%.

Piena soddisfazione è stata espressa dai sindacati soprattutto perchè, dopo alterne vicende, per Tiscali si profila un forte rilancio non solo finanziario ma industriale soprattutto nel campo dei nuovi servizi a maggior valore aggiunto.

Alla svolta italiana di Tiscali brinda anche la Borsa che ieri, in una giornata di generale debolezza del listino, ha segnato il rialzo di Tiscali del 2,17r5, che ha permesso al titolo di raggiungere una capitalizzazione di 33 milioni.

Prima di Tiscali, Costamagna aveva perfezionato nelle scorse settimane l’ingresso, sempre in cordata con altri soci del calòibro di Caio e Piacentini, l’ingresso di Expert System, una delle più dimaniche società del segmento AIM della Borsa italiana

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