Il fondo di Beneficenza e opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo sarà dotato quest’anno di 13,5 milioni di euro. Le risorse potranno essere erogate dopo l’ok dell’Assemblea della banca in programma martedì 30 aprile.
Sale di 1,5 milioni di euro la cifra a disposizione del fondo (dai 12 miliardi del 2018) che lo scorso anno è stata utilizzata per sostenere 908 progetti realizzati da enti no profit.
Il Presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro, cui fa capo la gestione del Fondo, commenta: “L’attività del Fondo è parte del rilevante impegno di Intesa Sanpaolo a favore del miglioramento economico e sociale delle persone e delle famiglie, impegno che si dispiega in un ampio piano di iniziative verso i bisognosi, di inclusione creditizia attraverso l’attività Impact e di un programma in ambito culturale e artistico di assoluta eccellenza, che vede spiccare i tre musei delle Gallerie d’Italia a Milano, Napoli e Vicenza”.
“Nel 2018 – continua il presidente di Intesa Sanpaolo – il solo contributo caritatevole di Intesa Sanpaolo alla comunità, di cui il Fondo di Beneficenza rappresenta circa il 20%, è stato pari a circa 62 milioni di euro. A questo si aggiungono i dividendi distribuiti alle Fondazioni azioniste, ben 625 milioni nel 2019, che si traducono in erogazioni filantropiche ai rispettivi territori di riferimento. Con il Piano di Impresa, il Gruppo ha inteso dare ulteriore impulso, avviando programmi specifici in risposta ai bisogni derivanti dalle nuove emergenze sociali. Il Fondo di Beneficenza contribuisce organicamente alla realizzazione di tali programmi con il sostegno a progetti di medie e piccole dimensioni volti a restituire dignità alle persone e garantire il diritto all’educazione, al lavoro e alla salute”.
L’anno scorso l’88 per cento dei fondi è stato erogato in Italia. Quasi il 30% è stato destinato a Mezzogiorno e isole. All’estero invece, nel 2018 il Fondo si è concentrato in particolare in Romania e Serbia, con un sostegno ai minori in stato di difficoltà. Attenzione anche all’Africa, dove la banca si è impegnata a sostenere progetti pluriennali nell’ambito del progetto sanitario realizzato da Amref Health Africa in Etiopia, e all’Asia, dove è stato realizzato un intervento a favore delle vittime dello tsunami e del terremoto in Indonesia aderendo alla mobilitazione del sistema bancario internazionale.