La festa più triste. La partita con la Fiorentina (ore 18) può dare alla Juventus l’ottavo scudetto consecutivo, eppure a Torino, di questi tempi, il clima è tutt’altro che allegro. Colpa dell’Ajax e di un’eliminazione dalla Champions i cui effetti, per ovvi motivi, proseguiranno ancora per molto tempo, figuriamoci a soli 4 giorni dal “fattaccio”. E così il rischio, piuttosto concreto, è che la Juve si ritrovi a celebrare il titolo dei record in un’atmosfera di grossa delusione, dando voce a chi, da ogni parte d’Italia, associa la parola “fallimento” alla sua stagione. Un qualcosa che, evidentemente, non piace a Massimiliano Allegri, deciso a difendere il valore di questo tricolore in tutti i modi, nessuno escluso.
“Ora dobbiamo festeggiare l’ottavo scudetto che è un grande traguardo, proprio come la nostra stagione – l’arringa del tecnico. – Abbiamo vinto il 50% dei trofei a cui abbiamo partecipato. Resta la delusione per essere usciti ai quarti, ma non dobbiamo più parlare della Champions perché è finita: sono discorsi da bar. Bisogna essere lucidi e valutare l’annata, un risultato negativo non cambia quello che è stato fatto per tutta la stagione. Abbiamo fatto un ottimo lavoro perché abbiamo vinto la Supercoppa e stiamo portando a casa lo scudetto”. Concetti forti e chiari, forse indirizzati più ai propri tifosi che al mondo esterno.
Già, perché sono in tanti, nel popolo bianconero, a storcere il naso di fronte a questo allenatore, mai davvero amato nonostante una sfilza di trofei degna dei più grandi. Ma l’aver mancato la Champions, unito a un calcio troppo pragmatico e poco spettacolare, ha fatto esplodere una contestazione piuttosto forte nei suoi confronti, che la conferma di Agnelli, se possibile, ha acuito in forma ancora maggiore. Per ora si tratta di un “urlo social”, oggi invece capiremo se anche il pubblico reale sarà dello stesso avviso ma ad ogni modo c’è uno scudetto da conquistare, per giunta contro una rivale storica come la Fiorentina. “Troveremo una Juve delusa ma feroce, saprà voltare pagina velocemente ma dobbiamo pensare a noi e fare bene per i nostri obiettivi futuri – il messaggio di Montella. – Lasciamo a casa la paura, questa gara è un qualcosa a cui Firenze tiene molto”.
Allo Stadium, insomma, sarà partita vera ed è per questo che Allegri, indipendentemente dalle fatiche di Champions, schiererà un 4-3-3 tipo con Szczesny in porta, Cancelo, Rugani, Bonucci e Spinazzola in difesa, Emre Can, Pjanic e Bentancur a centrocampo, Bernardeschi, Ronaldo e Kean in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Montella, che risponderà con Lafont tra i pali, Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi nel reparto arretrato, Benassi, Edimilson e Dabo in mediana, Mirallas, Simeone e Chiesa nel tridente offensivo.
A me invece mi viene da pensare alla tristezzea degli altri, che da 10 anni, nn vincono una mazza…. addirittura da sempre…noi festeggiamo oggi…e spesso…