Il nuovo piano industriale è fondamentale per la ripresa di Tim che sta cercando di mettersi alle spalle la lotta intestina tra i due soci principali, Elliott e Vivendì, guardando al futuro.
La società guidata da Luigi Gubitosi ha deciso di rinnovare il proprio modello organizzativo allo scopo di spingere sul piano industriale approvato pochi mesi fa. La nuova organizzazione si baserà su 5 cantieri verticali: area consumer, area business, area technology, area wholesale e Sparkle. Parallelamente ci saranno 13 aree funzionali, primo fra tutti il lancio del 5G dopo l’acquisto delle frequenze per 2,4 miliardi di euro. Ricordiamo inoltre che Tim ha siglato un memorandum d’intesa con Vodafone Italia per condividere gli investimenti nella rete 5G
Questi i pilastri del documento, rivelato da Radiocor, intitolato “Come realizziamo il piano strategico di Tim”, che sviluppa a livello pratico il piano industriale messo a punto dall’amministratore delegato Luigi Gubitosi.
Secondo quanto rivela l’agenzia del Gruppo 24 Ore, il nuovo schema si baserà su:
“monitoraggio costante dei progressi e impegno attivo nella soluzione dei problemi emergenti, responsabilità chiara nell’execution da parte delle linee di business e una struttura dedicata, guidata dal responsabile di amministrazione, finanza e controllo, cioé Piergiorgio Peluso e dal responsabile strategy, cioé Carlo Nardello per “facilitare e coordinare la ‘trasformazione’ con particolare riferimento alle tematiche trasversali”.
Ogni cantiere avrà degli obiettivi ben precisi:
- Consumer: fidelizzazione dei clienti sulla telefonia fissa, programmi di loyalty rivolti alla clientela mobile, advanced analytics, convergenza evoluta e family ecosystem, ottimizzazione del modello di vendita e dei canali, qualità superiore dei servizi allo scpo di difendere il proprio posizionamento di mercato.
- Business: aumentare la profittabilità delle offerte e dei servizi, implementare la penetrazione del segmento small medium enterprise, sfruttare le potenzialità del 5G e dei sistemi per campagne cross-upselling.
- Tecnologia: piattaforma unica big data,
- Wholesale: migliorare la qualità e i processi sui servizi regolati, sviluppare i servizi non regolati attraverso l’ampliamento delle offerte, la revisione dei pricing e l’identificazione di azioni di miglioramento sui processo di vendita, analisi di fattibilita’ e delivery.
- Sparkle: il nuovo modello prevede un rafforzamento della società dei cavi sottomarini, concentrandosi in particolare sul bacino del mediterraneo e sui mercati ad alto potenziale. Si punta poi a crescere su mercati adiacenti economicamente attrattivi e in linea con capabilities e asset di Sparkle anche tramite partnership, e a sfruttare le opportunità di automazione fornite dalle nuove tecnologie.