Cresce a un tasso medio del 200%. L’equity crowdfunding italiano è ormai nella media europea. Dopo i buoni risultati del 2018, a farlo migliorare ancora saranno energia, ambiente e territorio. L’anno scorso in Europa con questo sistema sono stati raccolti 300 milioni di euro. Soldi trovati sulle piattaforme digitali a vantaggio di sane operazioni industriali e di azioni economicamente sostenibili.
Gli osservatori internazionali studiano il passo veloce dell’Italia che tra pochi giorni potrà vantare la prima piattaforma integrata di equity crowdfunding. È dedicata, proprio a energia, ambiente e realtà locali. Si chiama Ecomil e il 10 aprile sarà presentata a Milano. Un’organizzazione dedita a progetti ed investimenti sostenibili. Ma anche una community ed un network aperti a investitori, imprese, istituzioni e associazioni. Sostenibilità è il cardine su cui è stata costruita questa struttura che ha come partner Banca Etica e la Società Welfare Efficiency Piemonte.
Gli italiani ci staranno? A Milano, il compito di affascinare gli investitori e condurli sulla strada della raccolta di fondi online è affidato a Chiara Candelise, autrice di uno studio europeo sul crowdfunding energetico e a Fabio Malanchini, esperto di finanza sostenibile. Però accanto a sostenibilità, l’altra parola magica della new italiana, è disintermediazione. Concentrarsi su operazioni di raccolta anche di piccole somme a vantaggio di progetti, imprese e start-up. Le ricerche degli ultimi anni hanno prodotto fiducia soprattutto nelle fasce più giovani. Essere e sentirsi qualcosa di più di semplici “casseforti” di iniziative ecologiche, sostenibili. Il senso e la dimensione di protettori dell’ambiente accomunati alle sorti del business.
Ecomil sarà presentata come piattaforma verticale, specializzata con tanta attenzione all’innovazione. Nel panorama italiano, insomma, un soggetto nuovo con tutti i rischi legati alla raccolta di soldi. La creazione del valore sarà la sfida principale, laddove i promotori dei progetti avranno accesso al capitale. I territori sono il partner – per ora ignoto -, della piattaforma. Quel pilastro da innalzare per accrescere la visibilità delle cose su cui si mettono i soldi.
I partner. La Welfare Efficiency Piemonte è una società di Chieri esperta in riqualificazione energetica con esperienza attività medica polifunzionale. La Banca Etica, invece, ha un pedigree di riguardo. Istituto di credito specializzato nella finanza etica ed alternativa, già presente nella green economy. La Banca ad Ecomil offrirà i propri servizi e il rilascio del proprio endorsement ai progetti che prenderanno corpo.
Il crowdfunding nell’energia è un’interessante applicazione di uno strumento che in Europa ha raccolto oltre 300milioni di euro – commenta Chiara Candelise. In Ecomill vediamo la concreta possibilità di incrementare l’utilizzo di questo strumento. Pensiamo che ci sia grande spazio per una piattaforma di questo tipo. Investimenti che possono generare rendimenti interessanti, dato il profilo di rischio e allo stesso tempo contribuire alla transizione energetica e alla salvaguardia dell’ambiente, aggiunge Fabio Malanchini.
Tecnicamente il crowdfunding prevede che i contribuenti partecipino totalmente alle sorti dell’azienda, alla gestione, alle vicende patrimoniali. In Italia mediamente la quota che viene sottoscritta dai clienti è del 15 %. D’altronde, solo dal 2018 la Consob ha autorizzato le PMI a raccogliere risorse economiche on line. La Consob vigila e le garanzie legate a questi controlli sono il valore celato di piani operativi ambientali concepiti da aziende medie e piccole. Il successo della formula in Italia deve essere giudicato, infine, anche per le agevolazioni fiscali attualmente del 40 per cento.