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Ora legale, stop dal 2021: ok del Parlamento Ue, ecco le regole

Ogni Stato avrà la possibilità di decidere quale ora adottare, coordinandosi con la Commissione Ue – Nuove regole in vigore dal 2021, ma nel frattempo domenica dovremo spostare in avanti le lancette degli orologi

Ora legale, stop dal 2021: ok del Parlamento Ue, ecco le regole

Addio all’ora legale, ma solo dal 2021. Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione che pone fine al passaggio dall’ora solare a quella legale con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensioni.

Secondo quanto previsto, il 2021 sarà l’ultimo anno in cui si cambierà l’ora in base alle stagioni. Ogni Stato membro avrà la possibilità di decidere quale sarà il proprio fuso orario.

Il documento stabilisce infatti che i Paesi che decidono di mantenere l’ora legale dovranno regolare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare sposteranno le lancette per l’ultima volta l’ultima domenica di ottobre 2021.

Nonostante sia stata lasciata agli Stati Membri la libertà di decidere quale “ora adottare”, i deputati hanno chiesto che i Paesi Ue e la Commissione coordinino le loro scelte al fine di garantire che l’applicazione dell’ora legale in alcuni Paesi e dell’ora solare in altri non crei perturbazioni nel mercato interno.

La risoluzione prevede inoltre che la Commissione Ue possa presentare una proposta legislativa contenente un ulteriore rinvio fino a un anno della data di applicazione della direttiva, nel caso in cui ritenesse che le disposizioni previste possano pregiudicare in modo significativo e permanente il corretto funzionamento del mercato interno.

Il testo approvato rappresenta la posizione del Parlamento nei futuri negoziati con i ministri Ue per la formulazione definitiva della normativa. In risposta alle iniziative dei cittadini, nel febbraio 2018 il Parlamento ha chiesto alla Commissione di valutare la direttiva sull’ora legale e, se necessario, presentare una proposta di revisione della stessa. A seguito della valutazione, che ha ricevuto 4,6 milioni di risposte con l’84% favorevole a porre fine ai cambiamenti di orario, la Commissione ha presentato la proposta, che dovrà essere concordata tra il Parlamento e il Consiglio per entrare in vigore.

Le nuove regole, come detto, arriveranno solo tra due anni. Nel frattempo sembra dunque opportuno ricordare che domenica 31 marzo torna l’ora legale: gli italiani dovranno spostare le lancette in avanti, dalle 2.00 alle 3.00. Si dormirà un’ora in meno.

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