Finalmente la Supercoppa! Si gioca oggi (ore 18.30), con diversi mesi di ritardo rispetto agli altri e in un luogo decisamente insolito, oltre che discusso, il trofeo tra la Juventus vincente del campionato e il Milan finalista di Coppa Italia, visto che, anche quella, se la sono presa i bianconeri. Il calcio italiano dunque riparte da dove si era fermato, ovvero da una finale tra gli uomini di Allegri e quelli di Gattuso.
L’ultima volta, il 9 maggio scorso, finì tanto a poco per i primi, capaci di annichilire i secondi con un netto e inequivocabile 4-0, seppur facilitato dalle papere di Donnarumma. A distanza di otto mesi la differenza di valori, se possibile, sembra ancor più evidente, come dimostrano i 22 punti di distanza in classifica e l’ultimo scontro diretto, se così si può definire, del campionato, passato alla storia più per i raptus di Higuain che per il 2-0 (Mandzukic, Ronaldo) finale.
Verrebbe così da pensare a una Supercoppa già nella bacheca di Vinovo eppure, a guardar bene, le cose non stanno proprio così. Le gare secche, si sa, esulano dai consueti rapporti di forza, inoltre la Signora ha un rapporto un po’ strano con la coppa odierna, come dimostrano le tre sconfitte rimediate nelle ultime quattro edizioni, una proprio contro l’allora Milan di Montella.
“Difficile farsi un’idea del perché le abbiamo perse – ha ribattuto Allegri in conferenza stampa. – Contro Napoli e Milan fummo sconfitti ai rigori, contro la Lazio invece prendemmo gol al 92’. Speriamo che qui sia diverso, a patto di fare una bella partita. I 22 punti di distanza in campionato si azzerano, ecco perché penso che questo sarà un ottimo test per gli ottavi di Champions”.
Stessa lunghezza d’onda anche per Chiellini, presente in sala stampa assieme al mister e deciso ad alzare nel cielo di Gedda la sua prima coppa da capitano bianconero. “Le ultime due le abbiamo perse, questo è un trend che vogliamo assolutamente invertire – ha spiegato il difensore. – Sarà una gara difficile ma speriamo di iniziare l’anno con un trofeo, l’abbiamo lasciato troppe volte per strada ed è un peccato da non ripetere”.
Tanta voglia di vincere in casa Juve così come per il Milan, anche se lì il clima è decisamente più pesante. A tenere banco, oltre a un match già proibitivo di suo, c’è il mercato e nella fattispecie il caso Higuain, arrivato, a meno di clamorosi colpi di scena, all’ultimo atto in rossonero. I segnali che arrivano da Milano, più che da Gedda, sono inequivocabili: Leonardo, non a caso rimasto in Italia, sta parallelamente trattando la sua cessione al Chelsea e l’acquisto di Piatek, che arriverebbe in prestito con obbligo di riscatto già fissato a 40 milioni.
“A me il Pipita non ha mai detto di voler andar via, dunque sarà titolare al 90% – ha glissato Gattuso – È sereno e si è allenato bene, dopodichè dovremo capire cosa vuole fare e come sistemare questa situazione”. Se non è un’ammissione, poco ci manca: la realtà è che la volontà di Higuain è di lasciare il Milan per raggiungere Sarri in quel di Londra e lo scenario, verosimilmente, si concretizzerà subito dopo la Supercoppa.
Che, nel frattempo, i rossoneri vogliono provare a vincere, anche se con la consapevolezza di trovarsi di fronte a un avversario più forte. “Loro sono padroni da tanti anni e questo lo sappiamo – ha confermato Gattuso. – Voglio vedere grande spensieratezza, dobbiamo stare tranquilli perché non sempre vincono i più forti”.
Vedremo allora cosa dirà il campo, che entrambe dovranno affrontare con qualche assenza importante. Allegri deve rinunciare a Mandzukic, Cuadrado, Benatia e Barzagli, Gattuso ai soliti Bonaventura, Biglia e Caldara e allo squalificato Suso. Il tecnico bianconero si affiderà a un 4-3-3 con Szczesny in porta, Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Matuidi, Pjanic e Bentancur a centrocampo, Dybala, Ronaldo e Bernardeschi in attacco, il collega rossonero risponderà con lo stesso sistema, dunque Donnarumma tra i pali, Calabria, Zapata, Romagnoli e Rodriguez nel reparto arretrato, Kessié, Bakayoko e Paquetà in mediana, Calhanoglu, Higuain e Castillejo nel tridente offensivo.
Spettacolo assicurato per i 60 mila del King Abdullah Stadium o almeno questo si augura il governo saudita, a cui questa finale costerà circa 27 milioni di euro (3,5 a testa per le due società). Le polemiche che ne sono seguite le conosciamo tutti, vedremo se questa sera, Juventus e Milan, riusciranno nell’impresa di cancellarle.