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Contraffazione Louis Vuitton: dalla Cassazione stop ai furbetti

La registrazione del finto marchio non sospende il reato di contraffazione. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione pronunciandosi su un caso di imitazione del marchio “Toile monogram” di Louis Vuitton – I giudici hanno così fatto chiarezza su un’ambiguità normativa che negli ultimi anni è stata sfruttata da molti falsari

Contraffazione Louis Vuitton: dalla Cassazione stop ai furbetti

Non basta registrare un marchio o un design contraffatto per evitare di ricadere nel reato di contraffazione. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, facendo chiarezza su un’ambiguità normativa che negli ultimi è stata ampiamente sfruttata nel mercato illegale.

STOP AI FURBETTI CHE REGISTRAVANO I FINTI MARCHI

Il gioco era semplice. I falsari depositavano all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm) o all’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (Euipo) marchi e design a imitazione di quelli della moda e del lusso. Dopo di che, quando subivano un controllo o il sequestro della merce da parte delle autorità doganali o di Polizia, esibivano i documenti della registrazione come se questi escludessero la perseguibilità per i reati contestati.

Peccato che ottenere questi titoli non sia difficile, visto che gli Uffici competenti non sono tenuti a controllare il rispetto delle norme anticontraffazione.

CONTRAFFAZIONE, LA CASSAZIONE ALZA IL VETO

Dopo una serie di pronunciamenti giuridici oscillanti, la Cassazione ha chiarito che si tratta di un espediente fraudolento. Lo ha fatto con la sentenza n. 1163 del 15 novembre 2018, relativa a un caso di imitazione del marchio “Toile monogram” di Louis Vuitton, rappresentata dall’avvocato Gabriele Lazzeretti, partner dello studio Spheriens.

In particolare, secondo la Corte non si può ritenere che “la registrazione del marchio non genuino (o comunque che imita quello originale) esoneri l’autore dalla responsabilità penale”.

Non solo: la Corte si è poi spinta anche oltre, rilevando come in realtà si tratti di un vero e proprio escamotage impiegato dai contraffattori per eludere la normativa e precisando che questa condotta “si caratterizza semmai per una particolare scaltrezza posta in essere attraverso la strumentale registrazione di un marchio artefatto”.

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