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Brexit, manovra italiana, copyright, Google: il 2018 della Ue

Le infinite diatribe sulla Brexit e sulla manovra di bilancio italiano hanno polarizzato l’ultima parte del 2018 dell’Unione europea che passerà però agli archivi anche per l’introduzione del copyright e per la mega-multa inflitta a Google

Brexit, manovra italiana, copyright, Google: il 2018 della Ue

Economia e finanza: cosa è successo in Europa nel 2018 appena concluso? Tracciare un bilancio esauriente è difficile, tanti essendo gli argomenti affrontati, spesso innescando anche roventi polemiche e scontri politici. E’ il caso, ad esempio, del copyright.

L’Europa introduce la riforma delle regole di tutela dei diritti d’autore, per adeguarle ai tempi che cambiano ed estenderle alla rete. Le regole per la riproduzione di contenuti telematici si applicano a tutto:articoli giornalistici, prodotti audiovisivi, Ma scoppia la protesta, sia da parte delle lobby, ma anche di alcuni gruppi parlamentari particolarmente sensibili alle istanze dei grandi giganti del web. L’Ue viene accusata di mettere bavagli, di spegnere internet, di attentare a libertà fondamentali e democrazia.

Non minori discussioni ha suscitato in Europa l’imposizione di dazi da parte di Trump sull’importazione di acciaio e alluminio (è il 31 maggio), prodotti che colpiscono anche il vecchio continente. E l’Ue non tarda a controbattere, imponendo dazi ad alcuni prodotti made in Usa, come generi alimentari (succhi di frutta), alcolici (whiskey),motociclette.

E non minore scalpore ha suscitato la mega-multa inflitta a Google per violazione delle regole comunitarie sulla concorrenza: 4,34 miliardi di euro. E’ la multa più alta mai decretata dall’Antitrust comunitario. E che dire, poi, delle discussioni e dei confronti serrati sulla Brexit e sulla nostra legge di stabilità? Il 2018 è anche l’anno dell’e-book: l’Ue equipara i libri in formato digitale a quelli tradizionali di carta, riconoscendo la possibilità, per chi vuole, di imporre stessa aliquota Iva.

Ed è anche l’anno dell’economia circolare. La Commissione europea ha adottato un nuovo pacchetto di misure per aiutare le imprese e i consumatori europei a compiere la transizione verso un’economia più forte e più circolare, in cui le risorse siano utilizzate in modo più sostenibile.Misure e piani che mirano a fare il massimo uso di tutte le materie prime, i prodotti e i rifiuti e a ricavarne il massimo valore, favorendo i risparmi energetici e riducendo le emissioni di gas a effetto serra. La transizione sarà sostenuta finanziariamente dai Fondi strutturali e d’investimento europei (fondi ESI), che comprendono 5,5 miliardi di euro per la gestione dei rifiuti.

Nell’attività Ue del 2018 ci sono anche l’innovazione, le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale. E in questo ambito l’esecutivo comunitario propone agli Stati almeno 20 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati entro la fine del 2020, per per poi arrivare a 20 miliardi di euro l’anno da investimenti pubblici e privati nel decennio successivo.

Ma non si può non parlare del quantitative easing. Il 2018 segna l’annuncio, da parte di Mario Draghi, della fine del QE, il programma di acquisto di titoli di Stato da parte della Bce, avviato a marzo 2015 Oltre ai dazi, maggio segna l’entrata entra in vigore del regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione europea, (meglio noto con l’acronimo Gdpr), una serie di nuovi e più severi controlli sul rispetto della tutela della privacy per i cittadini europei in tutto il mondo…

Tra le ultime decisioni dell’anno appena concluso, l’approvazione da parte del Consiglio dell’Ue della proposta di nomina di Andrea Enria alla testa del comitato di vigilanza della Bce.

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