Due trappole da evitare per non farsi andare di traverso il panettone. Spalletti e Gattuso lo mangeranno comunque ma è chiaro che perdere punti contro Chievo (ore 18) e Fiorentina (15) lo renderebbe decisamente meno gustoso, per non dire addirittura indigesto. L’Inter ha una situazione più tranquilla rispetto al Milan e anche l’avversario, per quanto in ripresa, spaventa meno: a patto, ovviamente, di vincere, altrimenti l’effetto boomerang sarebbe garantito. “Se non affronteremo il Chievo con la concentrazione giusta allora sarà una partita complicata – il commento di Spalletti -. I ragazzi hanno lavorato bene e, in generale, vedo una crescita complessiva di tutta la squadra a livello di atteggiamento. Andremo in campo al massimo, mostrando a tutti cosa vuol dire far parte di un club come questo”. Il richiamo al senso d’appartenenza serve a mantenere alta la tensione, specialmente in una settimana in cui s’è parlato di tutto tranne che del Chievo. A tenere banco, infatti, sono state le polemiche interne sul caso Icardi, un vero e proprio show a cui hanno partecipato Wanda Nara, Ausilio e Marotta e che non ha certo contribuito a rendere sereno il clima in casa nerazzurra.
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“A me importa il campo – ha glissato Spalletti. – Abbiamo una società presente, non ci sono problemi. Tutti stanno facendo il loro compito, il resto non deve riguardarci”. Meglio pensare al Chievo insomma, che il tecnico dovrà affrontare senza lo squalificato Asamoah e l’infortunato Miranda. Ghanese a parte sarà comunque 4-3-3 tipo con Handanovic in porta, Vrsaljko, Skriniar, De Vrij e D’Ambrosio in difesa, Borja Valero, Brozovic e Joao Mario a centrocampo, Politano, Icardi e Perisic in attacco. Di Carlo, dopo i 4 pareggi consecutivi con Napoli, Lazio, Parma e Spal (a cui va aggiunto quello col Bologna raccolto da Ventura), tenterà di ottenere la prima vittoria con un 4-3-1-2 che vedrà Sorrentino tra i pali, Bani, Rossettini, Barba e Jaroszynski nel reparto arretrato, Giaccherini, Rigoni ed Hetemaj in mediana, Birsa alle spalle della coppia offensiva Stepinski-Pellissier. La prima milanese a scendere in campo sarà però il Milan di Gattuso, impegnato a San Siro contro la Fiorentina. Partita delicatissima per i rossoneri e non solo per questioni di classifica: il brutto pareggio di Bologna, infatti, ha appesantito non poco il clima attorno alla squadra, tanto che Scaroni ha dovuto ricordare pubblicamente quanto conti arrivare almeno al quarto posto.
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“La società ci ha chiesto questo, è difficile ma ci proviamo – ha ribattuto Gattuso. – Siamo quarti, eppure a volta sembra di essere all’ottavo o al nono posto. Ad ogni modo so che dobbiamo darci una svegliata, giocare come a Bologna non ci porterà da nessuna parta”. A complicare ancor di più il suo lavoro ci sono poi infortuni e squalifiche, che questa volta hanno letteralmente decimato il centrocampo. Ai lungodegenti Biglia e Bonaventura, infatti, si sono aggiunti Kessie, Bakayoko e pure Bertolacci: un disastro a cui il tecnico cercherà di rimediare inventandosi qualcosa. Il 4-3-3 odierno vedrà Donnarumma in porta, Abate, Romagnoli, Zapata e Rodriguez in difesa, Calabria, José Mauri e Calhanoglu a centrocampo, Suso, Higuain e Castillejo in attacco. Nessuna defezione invece per Pioli, che proverà a espugnare San Siro con Lafont tra i pali, Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi nel reparto arretrato, Benassi, Veretout e Gerson in mediana, Chiesa, Simeone e Mirallas nel tridente offensivo.