La vetrina del Registro delle imprese fa bene alla legalità e aumenta l’interesse delle aziende verso il riconoscimento promosso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. A un anno dalla comparsa nelle visure camerali del rating di legalità rilasciato dall’Antitrust alle aziende che ne hanno fatto richiesta – e che hanno superato il vaglio dell’Autorità stessa – sono 6.210 le imprese che possono fregiarsi delle stellette della legalità, l’80% in più rispetto alla rilevazione condotta a fine aprile 2017. Una crescita diffusa, confermata dal fatto che, in ben 9 regioni su 20, le imprese certificate sono più che raddoppiate nel periodo considerato e che la regione “meno” dinamica, la Basilicata, è cresciuta del 42%!
La mappa delle imprese con le “stellette” della legalità
All’inizio di ottobre 2018, le imprese in possesso delle “stellette” della legalità sono 6.210. Per la maggioranza, si tratta di realtà del Nord (52,8%), rispetto al 19% del Centro e al 27,9% del Mezzogiorno (Sud e Isole). Il 58% sono concentrate in cinque regioni, in testa la Lombardia (14,9), seguita dall’Emilia Romagna (13,1), dal Veneto (11,6), dal Lazio e dalla Puglia (9,3). Oltre il 90% delle imprese in possesso del Rating di legalità è una PMI secondo definizione Europea ovvero con un volume d’affari uguale o inferiore ai 50 milioni di euro e meno di 250 addetti. Tra queste 2 imprese su 3 (66,1%) sono una piccola impresa, occupa meno di 50 addetti e un fatturato non superiore ai 10 milioni di euro. In base al tipo di attività, il 38% delle imprese opera nel settore nell’industria manifatturiera e circa il 20% nel settore notoriamente “sensibile” come quello dell’edilizia. La quota maggiore è costituita da Società a responsabilità limitata (57,3%), seguite dalle Spa (18,7).