Tutti in trincea ad affrontare una settimana che potrebbe rivelarsi assai difficile. Vale per Piazza Affari, alle prese con le misure anti-spread studiate dal governo per fronteggiare l’emergenza spread dopo il verdetto di S&P. L’Italia resta così in cima alle preoccupazioni dei mercati, cui non mancano altri motivi di inquietudine. Anche dalla Cina, infatti, arrivano segnali sinistri di frenata della seconda economia del pianeta. La discesa dei futures Usa anticipa intanto un avvio contrastato per i mercati Usa. A complicare il quadro, poi, contribuiscono i nodi europei a partire dalla la conferma del declino di Angela Merkel, la grande sconfitta delle elezioni in Assia caratterizzate dall’ascesa dei Verdi, che ormai sfiorano il 20 per cento e dell’estrema destra.
L’euro resta sotto quota 1,14 dollaro. Fa assai peggio la sterlina a 1,1275 nel giorno della presentazione de dal colosso dei liquori Kweichai Moutai. Secondo Citibank, il calo delle materie prime e del consumo di elettricità, spinge a prevedere una frenata del pil cinese al 6,4% o anche meno. Lo yuan cinese si svaluta sul dollaro a 6,96, si avvia a chiudere ottobre con un calo intorno allo 0,5: sesto mese consecutivo di ribasso.
Molto volatile Tokyo, -1,1% in apertura, poi in ripresa poco sotto la parità. Gli scambi sono dominati dall’andamento dello yen, alla vigilia della riunione della Boj. Giù anche la Corea ed Hong Kong.
Il petrolio apre la settimana in lieve rialzo: Brent a 77,58 dollari il barile, Wti a 67,64.
OGGI L’ASTA BOT, VENERDI’ IL TEST EBA SULLE BANCHE
Piazza Affari riapre stamane i battenti dopo il verdetto di S&P che, come è noto, ha deciso di lasciare invariato il giudizio BBB ma ha peggiorato da “stabile” a “negativo” l’outlook sulle emissioni del debito italiano.
In questa cornice il Tesoro offre stamane 6 miliardi di Bot a sei mesi. Seguirà domani l’offerta di 2 miliardi di Btp a 5 anni e 2,5 miliardi decennali. – In attesa di un’eventuale manovra bis, da mettere a punto entro il 13 novembre, il confronto con le istituzioni europee l’attenzione passa dai risultati dello stress test sulle banche condotto dalla European Banking Authority (Eba) – il valore dell’esame in realtà è relativo, sia perché nel campione considerato non figurano Carige Banco Mps, le banche più fragili, ma soprattutto perché si basa sui dati di bilancio a fine 2017, ben prima dell’esplosione dello spread, saldamente al di sopra dei 300 punti, che comincia a pesare sull’accesso delle banche al mercato dei capitali.
DOMANI L’ISTAT MISURA LA CRESCITA
Il ministro dell’Economia Giovanni Tria, intervenendo alla festa del Foglio, dopo aver premesso che “le banche sono ancora solide” ha aggiunto che, se ve ne fosse a necessità, lo Stato non esiterebbe ad intervenire. Nel week end sono stati vagliate le possibili opzioni.
Non meno importante domani il dato preliminare sul pil italiano del terzo trimestre che servirà a fornire una previsione credibile sulla crescita del Bel Paese.
Sul fronte macro sono in arrivo oggi i dati Istat sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni a settembre.
MICROSOFT SUPERA AMAZON, I CONTI DI APPLE E FACEBOOK
Sul fronte societario l’attenzione dei mercati è oggi concentrata sui Big della tecnologia. Arrivano in settimana i conti di Apple e quelli non meno attesi di Facebook, che sembra aver rallentato la sua crescita. Intanto a Wall Street Microsoft ha sorpassato venerdì Amazon (821 miliardi di dollari di valore contro 809) tornando così ad essere il primo concorrente di Apple. Ma la vera novità del week end è il colpo grosso di Ibm. A sorpresa Big Blue ha annunciato l’acquisto di Red Hat , il numero uno mondiale del software open source grazie alla sua versione di Linux. L’operazione, la più importante acquisizione nella storia di Ibm, è avvenuta ad un prezzo di 34 miliardi di dollari ovvero il 63% in più rispetto ai prezzi di Borsa. La supervalutazione si spiega con la volontà di crescere nel segmento cloud, il più dinamico, e così invertire la tendenza al ribasso del fatturato Ibm, in calo da 22 trimestri.
AL VIA LO SCAMBIO DI AZIONI LUXOTTICA ESSILOR
Prende il via oggi a Piazza Affari l’Offerta Pubblica di Scambio obbligatoria promossa da EssilorLuxottica sulla totalità delle azioni ordinarie di Luxottica Group. L’offerente riconoscerà 0,4613 azioni EssilorLuxottica di nuova emissione con valore nominale di 0,18 euro per ogni azione Luxottica portata in adesione. L’operazione terminerà alle 17.30 del 12 dicembre. Il calendario italiano prevede anche l’assemblea straordinaria di Safilo per l’eliminazione del valore nominale delle azioni, modifiche statutarie e aumento del capitale sociale. Tra le riunioni dei Cda per l’approvazione dei conti figurano domani Cerved, Cir, Cofide, Fiera Milano, Saras. Martedì toccherà a Parmalat e Recordati, mercoledì a Tenaris. In settimana saranno comunicati i dati dei Big europei dell’energia, Shell e Bp. Si riuniranno anche i board di Bnp Paribas e Crédit Suisse.
AUTO A RAPPORTO: I CDA DI FIAT CHRYSLER E VOLKSWAGEN
Riflettori accesi in particolare sui conti dell’auto. E’ in programma il consiglio di Fiat Chrysler ma anche quello di Volkswagen e di Honda, occasioni per verificare lo stato di salute globale del settore ma anche avere lumi sui progetti di Fca dopo la cessione di Magneti Marelli. Non solo Milano, che tenta di ripartire dopo l’ennesimo settemana in rosso, anche gli altri mercati sono reduci da una settimana difficile. In Usa l’indice S&P 500 ha superato venerdì scorso il picco di -10% dal 21 settembre scorso (-3,9% nella settimana), entrando ufficialmente in zona di correzione. Ad ottobre il mercato Usa ha perduto l’8,8%: è il risultato mensile peggiore da febbraio 2009.
USA, I DATI DEL LAVORO E I CONTI DI 140 CORPORATION
Nonostante gli scricchiolii di Borsa, con gli investitori preoccupati di un rallentamento economico legato anche alle tensioni commerciali, la crescita economica statunitense si è rivelata più veloce del previsto nel terzo trimestre del 2018 con una crescita del pil del 3,5%. A spingerla sono stati i consumi degli americani, che – dalla prima lettura del dato diffuso dal Dipartimento al commercio – hanno portato il Pil a crescere cresciuto al tasso annuale del 3,5%. Gli analisti si aspettavano un +3,4%.
A confermare la buona congiuntura Usa potrebbero essere i dati in arrivo sull’occupazione: ad ottobre, secondo stime, dovrebbero esser stati creati 189 mila posti di lavoro (contro 134 mila di settembre). Il tasso di disoccupazione si dovrebbe attestare al 3,7%, ai minimi dal 1969. Il livello delle buste paga dovrebbe esser cresciuto dello 0,2%. In pieno svolgimento la campagna delle trimestrali.
In settimana annunceranno i conti 140 società dell’S&P 500. Oltre ad Apple e Facebook arrivano i conti di Mondelez, General Electric, Pfizer, Estee Lauder, Kraft Heinz, Starbucks and Chevron. Settimana calda per le banche centrali. Mercoledì si terrà la riunione della Bank of England: non sono previste ritocchi sui tassi. Nello stesso giorno la Bank of Japan comunicherà le decisioni in materia di tassi. Ma nessuno prevede che il governatore Kuroda modifichi al rotta ultraespansiva.