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Agricoltura: terreni pubblici all’asta, mutui agevolati per gli under 41

L’Istituto per i servizi per il mercato agricolo alimentare mette all’asta 7mila di ettari di terreni – Per l’acquisto dei terreni l’accesso a mutui trentennali agli under 41

Agricoltura: terreni pubblici all’asta, mutui agevolati per gli under 41

Chissà quanti giovani che investono nelle nuove aziende agricole parteciperanno all’asta per i terreni pubblici. C’è un bando dell’Ismea – Istituto per i servizi per il mercato agricolo alimentare – che scade il 2 dicembre. I nuovi agricoltori orientati alla green economy, partecipando, confermeranno la salutare tendenza per l’economia e l’ambiente nel creare nuove imprese. I dati più freschi hanno portato i nostri giovani ai vertici dell’Europa. Le loro imprese sono cresciute del 7% rispetto a due anni fa, smentendo altri dati che certificavano una distanza abissale delle nuove generazioni dal mondo rurale.

Il Sud è uscito meglio di altre zone; vuoi per aver trovato nell’agricoltura un ripiego ad aspettative deluse, vuoi perché la tradizione contadina di famiglia è tornata un po’ a farsi sentire. Ovviamente ci sono ancora migliaia di ettari abbandonati e incolti, paesaggio di abbandono e desolazione, l’altra sconsolante faccia del mondo green. Fatto sta che l’Ismea con la messa in vendita dei nuovi terreni attende segnali positivi.

Sono stati messi in vendita più di 7 mila ettari pubblici che aspettano le manifestazioni di interesse per essere aggiudicati. È un secondo lotto con oltre il 60 % di terreni al Sud: dall’Abruzzo alla Calabria, fino alle isole. La gara è seguita anche dal ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, che giorni fa ha addirittura riconosciuto tutto il buono fatto dai suoi predecessori. È stato attento a non destrutturare, a non cedere alle tentazioni “del cambiamento“ in un comparto così delicato. Alla manifestazione della Coldiretti, Centinaio ha detto che riuscire a mantenere quello che si ha è fondamentale. Dappertutto si parla di tagli e lui ha chiesto direttamente a Conte di non toccare nulla su agricoltura e agriturismo. Dobbiamo proseguire un lavoro di programmazione che è stato fatto già negli anni scorsi – ha chiarito poi – senza smantellare e per crescere poco per volta.

Per l’asta fino a dicembre ci si attende una risposta economica e pragmatica adeguata al livello degli appezzamenti da mettere a coltura. Per i soldi da spendere per portarsi a casa il terreno, ci sono anche dei mutui. L’Ismea stesso ne è garante, allorché per favorire il ricambio generazionale e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile, assegna mutui trentennali agli under 41.

I terreni più costosi sono nel Centro e nel Nord, se non altro perché sono i più vasti. In Sicilia per appezzamenti superiori ai 10 ettari si superano anche i 500 mila euro. C’è, però, il vantaggio di accaparrarsi colture specializzate da integrare con la rete di servizi accessori. È bene ricordare che l’accesso alla Banca delle terre agricole è gratuito e avviene attraverso il sito.

Lo Stato venditore in questa occasione ha messo in vetrina i siti che ognuno può vedere e scegliere. Coldiretti dice che tra i nuovi imprenditori agricoli uno su 4 è laureato e porta con sé un forte potere innovativo. Le nuove imprese danno lavoro e spesso rappresentano l’unica strada di integrazione per gli immigrati.

Nel 2017 il fatturato delle giovani aziende green ha segnato il 75% in più della media delle imprese agricole. Le coltivazioni tradizionali e bio sono in crescita e la disponibilità dei nuovi terreni accrescerà il giro d’affari complessivo del settore in perenne antagonismo con altri Paesi europei. Anche in questo caso, come dice il Presidente Mattarella, è sufficiente che non ci si faccia inebriare dal potere. Che è sempre a termine.

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