“Siamo interessati a comprare in Italia o all’estero società che gestiscono asset per 2-3 miliardi di euro”. Così Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa. Mossa ha parlato a 360 gradi della situazione del risparmio delle famiglie italiane, del fintech, dei mercati e dello spread. “I prossimi mesi saranno importanti per chiarire lo scenario. E’ risalita la volatilità anche in Italia sul nostro debito, ma non mi vedo un attacco speculativo. Il Paese è finanziariamente solido e spero che il Governo farà tutto ciò che è necessario per ridurre queste tensioni. Oggi gli investitori sono molto concentrati sulla nostra manovra”, ha detto il numero uno della banca del Leone, fondata nel 2000 e quotata in Borsa da 10 anni. Banca Generali al 30 giugno 2018 gestisce oltre 58 miliardi di masse, ha 837 dipendenti, 1.923 private banker e nella semestrale di quest’anno ha registrato utili per 92,6 milioni.
Per quanto riguarda le nuove tecnologie e le applicazioni sui servizi finanziari, Mossa ha risposto: “Si aprono nuovi mercati. Fintech non è solo una interfaccia accattivante, ma è soprattutto sostanza per migliorare l’operatività e le possibilità di diversificazione”. L’alleanza con Saxobank va proprio in questa direzione: “Sì, il nostro modello aperto di banca private ci consente di aggregare piattaforme diverse anche molto complesse come quella di Saxo Bank. Un gioiello del trading che arricchirà tra poche settimane il nostro servizio”, ha aggiunto l’amministratore delegato di Banca Generali, che ha anche detto quali sono al momento gli strumenti finanziari più richiesti dalla clientela italiana. “Le polizze multilinea con garanzie crescenti dai rischi di mercato, ma crescono anche le gestioni alternative che aprono all’universo degli investimenti meno liquidi in grado di offrire un maggior premio al rischio”.
