Sale il petrolio, sale lo spread, scendono le Borse. La settimana finanziaria si apre in rosso, sotto la pressione delle tensioni politiche, in Italia e a livello globale. A Milano l’indice lascia sul terreno lo 0,69% sotto a quota 21.400. In rosso anche gli altri mercati: Francoforte -0,2%, Parigi -0,26%, Madrid -0,4%. Perde colpi anche Londra – 0,14%.
In forte rialzo Sky dopo la vittoria di Comcast nell’asta contro Fox. Il titolo sale dell’8,6% a 17,23 sterline, poco sotto l’offerta di 17,28 sterline per azione.
Il tour operator britannico Thomas Cook crolla del 25% dopo aver ridotto fortemente le stime di utile, dando la colpa della più debole domanda di vacanze nel periodo tra agosto e settembre a un’estate calda nel Nord Europa.
Il Btp a dieci anni tratta al 2,89%, da 2,83% di venerdì. Lo spread Btp-Bund si attesta a 241,1 punti. Tornano ad essere negativi gli umori degli operatori sul debito italiano. Pimco ed Aberdeen Standard, due grandi società del risparmio gestito, consigliano in questo momento di vendere o sottopesare il debito italiano in portafoglio. Société Générale invita alla cautela, in quanto ritiene probabile un forte incremento della volatilità nelle prossime due settimane.
A mercati chiusi il Tesoro comunicherà i dettagli delle aste a medio lungo di giovedì, 27 settembre.
Si rafforza lievemente l’euro/dollaro, al massimo di seduta di 1,1767 dopo la pubblicazione dell’Ifo tedesco di settembre, sceso ma meno delle attese. “L’economia tedesca resta stabile, anche se l’incertezza è in crescita”, commenta il presidente dell’istituto di ricerca Clemens Fuest.
Il presidente della Bce Draghi interverrà nel pomeriggio in commissione Affari economici e monetari del parlamento europeo. Ieri il banchiere centrale austriaco Nowotny si è espresso a favore di tempi più veloci per la normalizzazione della politica monetaria.
Continuano a salire le quotazioni del petrolio: con il Brent è salito oltre 80,5 dollari al barile, il livello più alto da novembre 2014. In rialzo anche il greggio Wti che viaggia sopra i 72 dollari.
Contrastati i petroliferi: Saipem guadagna il 4,34%%, Eni -0,6% dopo lo stacco dell’anticipo dividendo (0,42 centesimi).
Le banche sono penalizzate dall’indebolimento del Btp: Intesa Sanpaolo -1,78%, Banco Bpm -0,7%. In controtendenza Bper Banca +1,4%.
Tracolla Carige -8,3%. Il mercato teme la richiesta di un forte aumento di capitale se il gruppo Malacalza rifiuterà l’ipotesi di un M&A.
FinecoBank +0,9%, aggiorna il record storico.
In rosso Telecom -1%. E’ in corso il consiglio di amministrazione. Intanto, l’asta delle frequenze 5G si sta spingendo molto più in avanti di quanto ci si aspettasse: i partecipanti si stanno scontrando a colpi di rilancio.
Sulla parità Fiat Chrysler +0,06%. Calsonic Kansei, controllata di Kkr, ha raccolto da banche giapponesi un finanziamento fino a circa 5 miliardi di euro per l’eventuale acquisizione di Magneti Marelli.
Contrastato il lusso: Moncler -1%, Ferragamo -1,17%a poche ore dall’annuncio della cessione di Versace (Michael Kors il compratore più probabile) ad un prezzo di circa 1,7 miliardi di euro, non è chiaro se al netto o al lordo del debito. Se questa fosse la cifra, Versace passerebbe di mano a multipli bassi rispetto ai competitor.
Perde ancora colpi Astaldi – 3,39%, dopo le voci su una prossima richiesta di ristrutturazione del bond.