Ryanair ha trovato un accordo con Fit Cisl, Anpac e Anpav, vale a dire con i tre principali sindacati del settore aeronautico sui cardini del contratto collettivo. L’intesa contiene una serie di principi sui quali si baserà il tanto atteso contratto del personale di cabina di Ryanair che si applicherà in Italia già a partire dal 1° ottobre 2018.
Secondo quanto si legge nella nota di Ryanair, e parti concordato di “essere ora nelle fasi finali della definizione dei termini e delle condizioni del Ccl”.
Ma cosa prevede questo accordo? La durata del contratto sarà di tre anni, dal 1°ottobre 2018 al 31 dicembre 2021. Le norme contenute al suo interno saranno soggette alla legge italiana e ai tribunali italiani; sarà consentito al personale di cabina italiano il passaggio a contratti locali entro un periodo concordato.
Per i dipendenti Ryanair uno degli aspetti più interessanti è senza dubbio quello riguardante la retribuzione. Nel dettaglio, si prevede una retribuzione maggiore sotto una nuova struttura retributiva che vedrà gli equipaggi beneficiare di maggiori quote esentasse (simile ad altre compagnie aeree italiane). In ultimo il personale di cabina di Ryanair potrà contare sull’introduzione del sistema pensionistico italiano nel pacchetto complessivo.
Nonostante la novità positiva delle ultime ore, anche l’Italia potrebbe essere coinvolta dai disagi che il prossimo 28 settembre affliggeranno nuovamente i cieli europei. Per venerdì 28 settembre infatti è stato indetto uno sciopero di 24 ore del personale di volo Ryanair in Italia, Portogallo, Spagna, Belgio e Paesi Bassi.
Lo sciopero è stato annunciato giovedì dal segretario del sindacato che rappresenta il personale di volo di Ryanair in Belgio, Yves Lambot. Lambot ha detto che lo sciopero potrebbe essere ancora più grande di quello che lo scorso luglio causò la cancellazione di più di 600 voli in tutta Europa e ha detto che potrebbero aderire allo sciopero anche i dipendenti di Ryanair in Germania.
La protesta è stata annunciata dal sindacato Cne, il cui segretario permanente, Yves Lambot, ha spiegato le motivazioni alla base dell’ennesimo sciopero: “Dopo le azioni di quest’estate nulla è cambiato, nulla si è mosso: le condizioni di lavoro rimangono le stesse. Gli Stati devono obbligare Ryanair a rispettare la legge, come viene fatto nei confronti delle altre imprese multinazionali. Lo chiediamo anche alla Commissione europea, con cui ci incontreremo oggi pomeriggio alle 15.00. Siamo pronti a fare un giorno di sciopero al mese finché la situazione non cambierà. Il movimento si sta rafforzando”.
Nonostante in Italia sembra che Ryanair stia andando proprio nella direzione richiesta dai sindacati, i sindacati Uiltrasporti e Cgil hanno annunciato la propria adesione alla protesta.