L’uomo ha divorato il mondo, si è preso lo spazio del mare, quello delle montagne e adesso sta accorgendosi di averne approfittato. La lotta al cambiamento climatico sta mettendo d’accordo paesi da ogni angolo del mondo, nonostante ci sia ancora chi afferma non sia un problema, come Donald Trump che ha chiamato la sua America fuori dall’accordo di Parigi sul clima.
Soprattutto, uno studio pubblicato mercoledì dalla Global Commission on the New Climate Economy dal titolo “Unlocking the Inclusive Growth Story of the 21st Century” ha stimato che una forte azione congiunta che combatta le minacce del climate change può determinare benefici economici per l’economia mondiale pari ad almeno 26 trilioni di dollari, ovvero 26.000 miliardi, nel 2030, dissipando i timori per cui la rinuncia ai combustibili fossili avrebbe arrestato o almeno rallentato la crescita.
Al contrario, la Commissione mondiale per l’economia e il clima, che comprende ex capi di governo, imprenditori ed economisti, ha detto che c’è stato “uno slancio senza precedenti” verso una crescita più verde e che sarebbe stata in grado di dare un forte impulso all’occupazione e alle economie dei paesi.
“C’è ancora la percezione che muoversi verso un percorso a basse emissioni di carbonio sia costoso”, ha detto l’autrice Helen Mountford all’agenzia Reuters.
Lo studio della Commissione aggiunge proiezioni dettagliate da quando ha pubblicato per la prima volta un rapporto nel 2014 per evidenziare le opportunità economiche derivanti dall’abbandono dei combustibili fossili: investimenti più intelligenti in energia pulita, città, cibo e uso del territorio, acqua e industria potrebbero generare 65 milioni di nuovi posti di lavoro nel 2030, equivalenti alla forza lavoro di Egitto e Gran Bretagna messi insieme, secondo quanto rileva lo studio.
Uno spostamento dai combustibili fossili a energie più pulite come l’energia eolica e quella solare eviterebbe 700.000 morti premature per inquinamento atmosferico al 2030. Anche le evidenze empiriche stanno dimostrando quanto sia importante che l’uomo intervenga in prima persona e nelle decisioni che lo riguardano giorno per giorno nella lotta al cambiamento climatico.