Alle 18 prende forma la Champions League edizione 2018-2019, quella che per la prima volta dal 2009-10 (l’anno in cui vinse l’Inter di Mourinho) vede in campo quattro squadre italiane: Juventus, Napoli, Roma e Inter. Con la Juventus in prima fascia e Napoli e Roma in seconda, i nerazzurri in quarta fascia sono una delle mine vaganti dell’urna di Montecarlo. Insieme a quel Liverpool che, pur avendo sfiorato la vittoria nella scorsa edizione, ha un ranking appena più basso di quello della Roma (i coefficienti dei club sono determinati dalla somma di tutti i punti nei cinque anni precedenti e i Reds hanno saltato delle edizioni) e partirà pertanto dalla terza fascia, insieme a Schalke, Monaco, Ajax, CSKA Moskva, PSV Eindhoven e Valencia. A dividere la quarta e ultima fascia con l’Inter sono invece squadre di un livello nettamente più basso rispetto a quello dei milanesi, ad eccezione forse dei tedeschi dell’Hoffenheim: Viktoria Plzeň, Club Brugge, Galatasaray, Crvena Zvezda e AEK Athens, che ha appena superato i preliminari e raggiunge la Champions cinque anni dopo aver militato in terza serie greca.
La prima fascia è come sempre appannaggio del detentore (Real Madrid), del vincitore dell’Europa League (Atletico Madrid, che ha anche vinto la Supercoppa europea) e dei campioni nazionali dei campionati delle federazioni con più alto ranking. L’Italia inizia la competizione al terzo posto nel coefficiente per nazioni, saldamente davanti alla Germania e ancora abbastanza vicina al secondo posto dell’Inghilterra, che però nella scorsa edizione ci ha superati. Al primo posto, irraggiungibile, la Spagna, mentre dietro alla Germania la Russia insidia il quinto posto della Francia. Così in prima fascia ecco Real Madrid, Juventus, Atletico Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Manchester City, Psg e Lokomotiv Mosca. La seconda fascia è quella con due squadre italiane, che puntano sul Lokomotiv e soprattutto vorranno evitare lo spauracchio Liverpool: insieme a Napoli e Roma ci sono Borussia Dortmund, Porto, Benfica, Manchester United, Shakhtar Donetsk e Tottenham.
La competizione prende il via il 18-19 settembre, con la fase a gironi che si concluderà l’11-12 dicembre. A febbraio arrivano gli ottavi di finale spalmati, tra andate e ritorni, dal 12 febbraio al 13 marzo, Il 15 marzo saranno poi sorteggiati i quarti, che si disputeranno il 9-10 aprile e il 16-17 aprile. Il 30 aprile-1 maggio l’andata delle semifinali, con il ritorno una settimana dopo. La finalissima è in programma l’1 giugno allo stadio Wanda Metropolitano di Madrid, la nuova casa dell’Atletico. Novità di questa edizione: gli orari. Ogni giornata, a parte l’ultima del girone, avrà due turni, uno alle 19 e l’altro alle 21 (come accade da anni in Europa League, sostanzialmente). Novità mancata di questa edizione: nonostante i tentativi, non ci sarà il Var, che invece dopo la Serie A ha debuttato nella Liga spagnola e ai Mondiali. Ancora niente tecnologia per Champions League e Premier League.