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Genova, Autostrade: sì a 500 milioni e nuovo ponte ma no a Conte

Il cda di Autostrade conferma la disponibilità a mettere sul tavolo 500 milioni di euro per i primi interventi a sostegno delle famiglie colpite dalla tragedia di Genova e a progettare in tempi celeri il nuovo ponte in acciaio ma non risponde alla richiesta del premier Conte di quadruplicare o quintuplicare le risorse

Genova, Autostrade: sì a 500 milioni e nuovo ponte ma no a Conte

Sì a interventi immediati e “preliminari” per Genova per un totale di 500 milioni di euro e sì alla progettazione del nuovo ponte in acciaio da realizzare in 8 mesi ma per ora nessuna risposta alla richiesta del premier Giuseppe Conte di moltiplicare per quattro o per cinque le disponibilità economiche annunciate il giorno dei funerali delle vittime e confermate oggi. E’ questo quanto ha deciso stamattina il Consiglio d’amministrazione di Autostrade per l’Italia, riunito, sotto la presidenza di Fabio Cerchiai, in seduta straordinaria per un aggiornamento sul drammatico evento del 14 agosto.

Il  CdA – si legge in una nota – ha ascoltato i responsabili tecnici in merito alle attività svolte dalla concessionaria relativamente all’opera e alle azioni messe in atto sin dai primi minuti, con i mezzi e il personale disponibile. Più di 150 uomini e mezzi della società Autostrade per l’Italia hanno collaborato con le Istituzioni locali, la Protezione civile, i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia nei drammatici momenti.

L’ad Giovanni Castellucci ha poi informato il Consiglio sul piano immediato di supporto alla città di Genova, già operativo, nelle more dell’accertamento delle cause che hanno determinato l’evento, e sui numerosi incontri con le istituzioni avvenuti fin dalle prime ore ed ha illustrato il piano di interventi a favore delle famiglie delle vittime e delle famiglie costrette a trasferirsi dalle loro abitazioni, il piano di ricostruzione del ponte crollato e un piano di viabilità alternativa nella città di Genova.

“Il CdA è stato informato dell’attività svolta dall’Amministratore Delegato, e del suo personale coinvolgimento fin dai primi minuti nella collaborazione con le istituzioni locali e nella gestione di tutte le attività che consentiranno di affrontare l’emergenza. In tale contesto, in attesa degli esiti degli accertamenti in corso, il Consiglio ha condiviso una prima lista di iniziative (per una stima preliminare di 500 milioni di euro – finanziati con mezzi propri) già annunciata nel corso della conferenza stampa di sabato a Genova. In particolare:
-Supporto alle famiglie colpite dalla tragedia: Per quanto riguarda le famiglie delle vittime e tutti coloro i quali sono stati costretti a lasciare la propria casa, Autostrade per l’Italia ha risposto all’appello lanciato sulla piattaforma social Change.org, istituendo un nuovo fondo per soddisfare le prime esigenze delle famiglie colpite dalla tragedia ed i bisogni degli sfollati. Le richieste sono raccolte presso i due Point istituiti insieme al Comune all’interno del centro civico Buranello e presso la scuola Caffaro, nonché attraverso una mail dedicata (autostradepergenova@autostrade.it).
La società ha proposto, inoltre, al Comune di Genova l’istituzione di un Fondo sociale di alcuni milioni di euro – che sarebbe gestito dal Comune stesso – da destinare in aiuto alle famiglie delle vittime, indipendentemente da eventuali indennizzi o risarcimenti futuri.
-Ricostruzione del ponte: Autostrade per l’Italia sta proseguendo le attività di progettazione per la ricostruzione del ponte Morandi. Il progetto – per il quale Autostrade sta coordinando a Genova un gruppo di imprese, esecutori e progettisti anche di livello internazionale – prevede la demolizione delle attuali strutture rimaste del ponte sul Polcevera e la ricostruzione del ponte in acciaio secondo le più moderne tecnologie ad oggi disponibili in un periodo stimato di 8 mesi, a decorrere dall’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.
-Viabilità di Genova: La società ha studiato insieme al Comune di Genova e con la collaborazione tecnica di Sviluppo Genova, società partecipata dal Comune, interventi urgenti per il ripristino della viabilità e l’attivazione di viabilità alternative. In particolare un asse viario sul lato destro del torrente Polcevera, una rotonda per facilitare l’ingresso al porto, la messa in sicurezza di un viadotto di proprietà demaniale di accesso al casello di Genova Aeroporto, un percorso riservato ai mezzi pesanti sulle aree Ilva. Per quest’ultimo intervento sono già iniziate le operazioni.
Sempre in tema di viabilità cittadina, Autostrade per l’Italia ha manifestato la disponibilità a supportare altre iniziative utili ad agevolare la mobilità dei cittadini genovesi.
-Sospensione del pedaggio: Per tutti gli utenti è stato sospeso il pagamento del pedaggio autostradale sulla rete genovese, con effetto retroattivo a partire dal 14 agosto e fino alla completa ricostruzione del ponte sul Polcevera. Il transito in autostrada diventa gratuito per chi viaggia sulle seguenti tratte: Genova Bolzaneto-Genova Ovest-Genova Est e Genova Pra’-Genova Pegli-Genova Aeroporto”.

Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, preso atto della lettera di contestazioni ricevuta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e verrà riconvocato in tempo utile per fornire e deliberare un adeguato riscontro alle stesse. Ma nel comunicato finale della società non si fa minimamente cenno alla richiesta avanzata dal premier Conte, in un’intervista al Corriere della Sera, di moltiplicare per 4 o per 5 le risorse economiche e finanziarie che Autostrade dovrebbe mettere a disposizione.

Domani toccherà invece al Cda di Atlantia, la holding che che controlla Autostrade, pronunciarsi e non è escluso che, al di là dello scontro politico, possano aprirsi scenari di trattativa con il Governo per evitare sia la revoca della concessione che la nazionalizzazione delle rete anche a prezzo di un maggior esborso.

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