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Borsa: Milano rincorre Fca, Telecom paga l’effetto Iliad

Borse deboli in Europa dopo un avvio promettente. Perdono terreno materie di base e media. In Italia, bene lo spread in ulteriore calo. Poco mosso il settore auto ma Fiat Chrysler è in controtendenza per l’avvio dello scorporo di Magneti Marelli. Il titolo peggiore è Buzzi, giornata negativa per le banche. Si ferma il rialzo di Generali

Borsa: Milano rincorre Fca, Telecom paga l’effetto Iliad

S’indeboliscono, tra scambi leggeri, le Borse europee dopo un avvio promettente. Piazza Affari arretra dello 0,3% attorno a 21.900 punti, variazioni simili per Francoforte (-0,4%) e Parigi (-0,5%). Fuori dall’eurozona, complice il dollaro, lieve guadagno per Londra (+0,1%) e Zurigo (+0,2%).

Tra i settori, Oil & Gas in timido rialzo (+0,25), perdono terreno Materie di Base (-1,1%) e Media (-1%): l’agenzia pubblicitaria francese Publicis perde oltre il 7% dopo l’inatteso calo nelle vendite del secondo trimestre provocato dalla performance negativa negli Usa. In calo anche il gigante europeo del tech Sap -1,4%, a causa della crescita inferiore alle attese di licenze, nonostante il miglioramento dell’outlook.

Il biglietto verde si è mantenuto saldo sulle posizioni raggiunte ieri dopo il secondo intervento di Jerome Powell, che ha di fatto confermato le attese per almeno altre due strette monetarie nel corso dell’anno. L’euro viene scambiato sotto quota 1,16, portandosi sui massimi del mese di luglio. Stamani la Banca centrale cinese ha svalutato lo yuan dello 0,23% nei confronti del dollaro, deprezzando il renminbi per la sesta seduta consecutiva ai minimi dallo scorso agosto: la PBoC ha fissato il cambio a 6,7066 rispetto a quota 6,6914.

Positiva la seduta del mercato del debito. Lo spread Btp/Bund scende di 4 punti base a quota 211, il rendimento decennale (2,46%) consolida sotto la soglia del 2,50%. Il rendimento del Btp a 2 anni si è spinto in seduta fino a 0,534%, i minimi da metà giugno, da una chiusura di ieri a 0,601%. Lo spread col due anni tedesco è sceso fino a 120 punti, da 126.  Il petrolio Brent arretra di un punto a 72,20 dollari il barile.  Eni -0,3% nonostante il giudizio di Credit Suisse che ha promosso il titolo a Outperform, target 20,20 euro.  Va a gonfie vele lo sbarco in Italia di Iliad (+8% a Parigi) dopo aver annunciato di aver superato la soglia di un milione di abbonati con l’offerta low cost. Telecom Italia -0,7%.

In Europa il settore auto è poco mosso. A Milano Pirelli sale dello 0,8%, Cnh perde quasi l’1%. Fca +1,28% ha smentito le indiscrezioni secondo cui Vittorio Colao dovrebbe sostituire il Ceo Sergio Marchionne, che si è recentemente sottoposto a un’operazione chirurgica e ha ribadito che l’avvicendamento avverrà “a tempo debito con una soluzione interna”.  Ha avviato il processo di scorporo e quotazione di Magneti Marelli, che avverrà attraverso un veicolo olandese.

L’Unione Europea sta preparando una lista di contromisure per i potenziali dazi imposti dagli Stati Uniti sulle auto europee. Lo ha dichiarato il commissario per il commercio europeo, Cecilia Malmstrom, aggiungendo di augurarsi che la visita dei rappresentanti Ue a Washington possa aiutare a stemperare le tensioni.  Debole Prysmian +0,5% nel giorno in cui termina l’aumento di capitale per 500 milioni.

Il titolo peggiore è Buzzi -3%, vittima della frenata dei cantieri per le nuove case in Usa. Kepler-Cheuvreux ha confermato il giudizio Buy abbassando però il target price a 24,50 euro da 25,50 euro.

Passano in negativo le banche, piatte in Europa. In Italia spaziano dal +0,7% di Mediobanca al -1,4% di Bper  e il -1,1% di Carige .

Si spegne il rialzo di Generali +0,10% che ha annunciato un accordo con Life company consolidation group (Lccg) per la cessione della sua intera partecipazione in Generali Worldwide Insurance Company e Generali Link per un corrispettivo di 409 milioni di euro. Si stima un miglioramento del ‘Regulatory solvency II ratio’ di circa 0,9 punti percentuali.

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