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Merkel mette benzina nelle Borse, Milano la migliore

Nonostante le incognite sui nuovi dazi Usa sull’auto Ue, i listini europei sono frizzanti dopo l’intesa sul governo tedesco. A Milano brillano Prysmian e Leonardo, Telecom Italia in forte recupero. In evidenza Banco Bpm e Unicredit. Modesto rialzo per Fca che riduce le vendite in Italia. Bene energia e utility. Ancora giù Recordati. Effetto Tria sullo spread

Merkel mette benzina nelle Borse, Milano la migliore

Mattinata positiva per le Borse europee in scia alla schiarita della politica tedesca. Milano +1,75% è il mercato migliore con un balzo attorno a quota 21.800 davanti a Francoforte +1,3% e Zurigo +1,2% e Madrid +1% Parigi avanza dello 0,9%. Société Générale è piatta mentre Commerzbank sale dello 0,4% dopo aver venduto alla banca francese la sua unità Equity markets and commodities business (Emc). Londra +0,6%.

In mattinata lo spread Btp/Bund è sceso fino a 228 punti base, portandosi ai minimi dallo scorso 21 giugno. Solo ieri mattina lo spread era nuovamente risalito fino a 250 punti base, un allargamento cui aveva contribuito la minaccia di una crisi politica a Berlino. Il tasso sul Btp decennale è sceso in mattinata fino a 2,60%.

Il mercato si è portato ai massimi dopo che nel corso dell’audizione parlamentare il ministro Giovanni Tria ha ribadito l’impegno del governo alla riduzione del rapporto debito/Pil, pur accennando alla possibilità di una revisione al ribasso della stima sul Pil 2018; il ministro ha inoltre affermato che è intenzione dell’esecutivo non procedere ad una manovra correttiva nel corso dell’anno.

Nella zona euro, i prezzi della produzione sono saliti in maggio dello 0,8% su base mensile, e del 3% su base annua: attese +2,7%. Una ricerca congiunta dell’istituto Ifo, del Kof di Zurigo e dell’Istat indica che la crescita nell’Eurozona dovrebbe proseguire quest’anno, anche se a un passo ridotto rispetto al 2017. Il progresso del pil dovrebbe essere dello 0,4% nel secondo e nel terzo trimestre, con una leggera accelerazione nell’ultimo trimestre. Questo dovrebbe tradursi in una crescita del 2,1% del pil nel 2018.

In deciso rialzo a Piazza Affari le banche. Guida la corsa Banco Bpm +3,5% dopo le indiscrezioni sulla cessione degli Npl. Il paniere del credito sale del 2,7%, rispetto a +1,3% dello Stoxx europeo. Tra i Big Intesa avanza del 2,4%, Unicredit +3,3%.

Balzo in avanti di Leonardo +3% dopo la firma con il governo britannico di un contratto per garantire assistenza per i suoi sistemi di simulazione della minaccia già impiegati per i velivoli Typhoon, Tornado, Merlin e Wildcat.

Generali +0,3%. In buon rialzo Unipol dopo le indiscrezioni per cui Banca d’Italia avrebbe suggerito una fusione con la controllata Unipol Banca.

Bene anche Prysmian +2,3%. Stmicroelectronics +1,5% e Tim +2% che ha firmato un accordo strategico pluriennale con i fornitori che, secondo quanto dichiarato da Amos Genish, “permetterà sia a Tim sia ai player del settore di poter identificare la strategia industriale migliore per il breve e per il lungo termine”.

A2A +1,8%. Secondo quanto dichiarato dall’ad della multiutility lombarda, Valerio Camerano, la società guarda agli asset fotovoltaici messi in vendita da Glennmont in Italia.

Fiat Chrysler +0,3%, nonostante il calo delle immatricolazioni del 19,2%, a fronte del -7,2% del mercato auto.

Ancora in calo Recordati in ribasso di oltre il 3% dopo la caduta di ieri. Al netto della cedola la quotazione del titolo è molto vicina al prezzo dell’Opa (28 euro) che lancerà Cvc Capital dopo l’acquisizione del 51%.

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