Piazza Affari va giù del 2,1% nell’ennesimo inizio settimana da dimenticare. Spicca il crollo di Recordati che, dopo aver aperto con un ribasso del 18%, alle 10 cede il 14,3% allineandosi sostanzialmente al prezzo dell’Opa da 28 euro per azione che il fondo americano Cvc lancerà in seguito all’accordo raggiunto il 30 giugno per il passaggio della quota di controllo della società – corrispondente al 51,8% – dalla famiglia fondatrice all’hedge fund Usa.
Venerdì 30 giugno, i titoli erano stati sospesi in after hours prima dell’annuncio ufficiale dell’intesa raggiunta tra le parti e in mattinata sono stati riammessi alle contrattazioni. Due giorni fa il prezzo delle azioni era pari a 34 euro oggi siamo già arrivati a 29.
Ricordiamo che, complessivamente, Cvc ha offerto 3 miliardi di euro per ottenere la quota di controllo della holding Fimei. Una cifra che corrisponde appunto a 28 euro per azione e implica un maxi-sconto del 18%. In base al prezzo offerto infatti, la valutazione (equity) di Recordati scende da 6,9 a 5,8 miliardi di euro.
Scendendo nei dettagli, l’operazione stabilisce il pagamento di 2,3 miliardi al closing, che dovrebbe avvenire entro fine anno. Gli altri 750 milioni saranno invece versati tramite strumenti di debito subordinati di lungo termine (5-7 anni), il che vuol dire che la famiglia Recordati resterà creditrice di lungo termine e coinvolta nel gruppo. Andrea Recordati, attuale ad che rimarrà al suo posto una volta concluso il passaggio, reinvestirà nella nuova compagine azionaria, mentre Alberto, Cristina e Hillary non reinvestiranno invece direttamente.