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Ilva, Bentivogli attacca Di Maio: “Proroga commissariamento è una vergogna”

Slitta dal 30 giugno al 15 settembre la scadenza del commissariamento dell’Ilva: secondo il numero uno della Fim Cisl si tratta di un errore grave, perché “l’impianto non è sicuro: feriti e morti hanno segnato questa gestione commissariale. Al primo incidente occupiamo il ministero di Di Maio”.

Ilva, Bentivogli attacca Di Maio: “Proroga commissariamento è una vergogna”

“Se il governo del cambiamento è prorogare i commissari di Stato, non staremo a guardare”. Lo ha detto Marco Bentivogli, segretario del sindacato dei metalmeccanici Fim Cisl, dopo che il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha annunciato la proroga del commissariamento dell’Ilva fino al 15 settembre. Inizialmente, il termine era fissato al 30 giugno.

Secondo il sindacalista, la nuova scadenza per la gestione commissariale “stabilita senza motivazione e senza compiti assegnati è una vergogna” perché “l’impianto non è sicuro: feriti e morti hanno segnato questa gestione commissariale che ha risparmiato in sicurezza nazionale non lesinando politiche anti-meritocratiche, mentre i lavoratori rischiano ogni minuto”.

Bentivogli lancia quindi un messaggio a Di Maio: “Al primo incidente, il suo ministero sarà occupato dai lavoratori, quelli veri. Se continua a parlare ai suoni follower deve sapere che ci sono persone in carne ossa che vogliono un impianto ambientalizzato e sicuro. Ci sono lavoratori che ripararono a spese loro le imbracature di sicurezza, vergognatevi”.

Martedì Di Maio aveva fatto sapere di accogliere con piacere “la responsabilità dimostrata dai commissari dell’Ilva”, che hanno espresso la “volontà di avvalersi della proroga siglata nel contratto”, portando “al 15 settembre 2018 ogni scadenza senza ulteriori costi economici per lo Stato”.

Come ministro “sto valutando ogni possibile impatto legato alle decisioni che dovrò prendere – si legge ancora nella nota diffusa da Di Maio – Impatto in termini ambientali, sociali, economici e occupazionali. Per questo stiamo esaminando le oltre 23 mila pagine che ci sono state consegnate”, aggiunge ribadendo come “ogni decisione sarà presa con responsabilità, non dimenticando che il Movimento 5 Stelle ha raggiunto a Taranto risultati straordinari con circa il 50% delle preferenze, risultati che intende onorare. I tarantini hanno il diritto di tornare a respirare, noi abbiamo il dovere di esaminare ogni pagina con la massima attenzione”.

I commissari motivano la scelta con “l’opportunità di rendere ulteriormente disponibile uno spazio di confronto al servizio del raggiungimento dell’accordo sindacale”, ma in pratica lo slittamento oltre a consentire, appunto, l’eventuale raggiungimento dell’intesa tra l’acquirente ArcelorMittal e i sindacati Fiom-Fim-Uilm, darà più tempo al nuovo governo per approfondire il dossier Ilva.

Pochi giorni fa, dopo l’ultimo incontro al ministero, ArcelorMittal si era detta pronta a essere operativa all’Ilva a partire dal primo luglio. Ma l’accordo con i rappresentanti dei lavoratori non è ancora stato raggiunto.

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